Il Vangelo è “per tutti, nessuno escluso”. Lo ha ribadito il Papa nell’udienza generale. “La tentazione più grande è quella di considerare la chiamata ricevuta come un privilegio. Per favore no: la chiamata non è un privilegio. Mai noi possiamo dire di essere privilegiati per essere stati chiamati. La chiamata è un servizio” e i cristiani non sono “un gruppetto di eletti di prima classe. Dio sceglie qualcuno per amare tutti”. Piuttosto “distinguiamoci – è l’appello di Papa Francesco – per la capacità di uscire da noi stessi”, “uscire dall’egosimo”, “superare ogni confine”. Il Papa, alla fine dell’udienza generale, ha riferito di avere incontrato due delegazioni, una israeliana e una palestinese. “Ho sentito come soffrono ambedue”. “Le guerre fanno questo ma qui siamo andati oltre le guerre: questa non è guerra, è terrorismo. Per favore andiamo avanti per la pace, pregate per la pace”, ha chiesto Papa Francesco. “Questa mattina ho ricevuto due delegazioni, una di israeliani che hanno parenti come ostaggi in Gaza e un’altra di palestinesi che hanno dei parenti prigionieri in Israele. Loro soffrono tanto, ho sentito come soffrono ambedue”. Il Papa al termine dell’udienza generale ha sottolineato che “siamo andati oltre le guerre” e che è “terrorismo”. “Pregate tanto per la pace. Che il Signore metta mano lì, che il Signore ci aiuti a risolvere i problemi e a non andare avanti con le passioni che alla fine uccidono tutti”. “Preghiamo per il popolo palestinese, preghiamo per il popolo israeliano, perché venga la pace”, ha concluso il Papa.

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