Non si ferma la violenza delle cosche di Pianura. A pochi giorni di distanza dal tragico omicidio di Andrea Covelli, gli investigatori hanno registrato, infatti, un nuovo episodio di violenza, il pestaggio di un giovanissimo pregiudicato ritenuto vicino agli ambienti criminali degli Esposito-Marsicano. A raccontare l’accaduto è stata la stessa vittima, Antonio D’Agostino, dopo il suo ricovero presso l’ospedale ‘San Paolo’ a causa delle ferite riportate. Agli uomini della Polizia di Stato ha riferito di essere stato prelevato da alcuni sconosciuti a bordo di un’auto mentre si trovava nei pressi di un bar di via Montagna Spaccata e, quindi, di essere stato portato nelle palazzine di via Cannavino, roccaforte del gruppo Carillo-Perfetto. Ad attenderlo altri soggetti che, dopo averlo minacciato, lo avrebbero brutalmente picchiato con un attrezzo da giardinaggio per diversi minuti. D’Agostino, dopo che la furia dei suoi aggressori si era esaurita, avrebbe, quindi, raggiunto il pronto soccorso con mezzi propri. Una versione sui cui, però, gli investigatori nutrono non poche perplessità. Il 25enne, infatti, almeno inizialmente, aveva riferito di essere stato aggredito dinanzi al bar e solo in un secondo momento ha raccontato del sequestro lampo. Un episodio che, ad ogni modo, gli investigatori ritengono strettamente legato allo scontro tra organizzazioni criminali che da qualche mese è esploso nel quartiere e che ha avuto, come atroce conseguenza, l’uccisione di Andrea Covelli. Proprio i pestaggi, infatti, sarebbero lo strumento preferito dai clan in lotta per affermare la propria supremazia sui rivali. Quella ai danni di D’Agostino, non a caso, è solo l’ultima di una lunga serie di aggressioni che hanno avuto come vittime i giovani spacciatori del gruppo Esposito-Marsicano. Qualche tempo fa, prima dell’omicidio Covelli, un altro giovanissimo era stato brutalmente picchiato e costretto a ricorrere alle cure dei medici a causa di alcune fratture agli arti superiori, verosimilmente, causate dai colpi inferti con una mazza da baseball. Attacchi che, non si esclude, potrebbero aver innescato la sanguinosa reazione del sodalizio culminata con l’omicidio di Covelli. Nelle ultime ore, in un video postato su alcune piattaforme social e, poi, improvvisamente rimosso, venivano mostrati alcuni ragazzi degli Esposito-Marsicano con il volto tumefatto a causa dei pestaggi subiti dai rivali. Video che, per gli uomini delle forze dell’ordine, potrebbe essere una giustificazione mediatica all’accusa, anche questa virtuale, che il sodalizio sia responsabile della barbara uccisione del 27enne.

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