I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, hanno apposto i sigilli agli scarichi di acque reflue industriali del presidio ospedaliero pubblico “Maria SS. Addolorata” a Eboli e tre dirigenti della ASL di Salerno sono stati denunciati in stato di libertà.

I tre soggetti, infatti, sono indagati per avere, nelle rispettive qualità, effettuato ovvero consentito uno scarico industriale senza autorizzazione nella fognatura comunale, ed inoltre immettendo reflui risultati oltre i parametri di legge con riferimento all’azoto ammoniacale ed azoto nitroso. In base agli esami dell’Arpac di Salerno è emersa la presenza di inquinanti quali il batterio Escheria Coli, presente in misura assai superiore ai parametri di legge, ed il campione analizzato è risultato non accettabile dal punto di vista eco tossicologico. Per il GIP si tratta di “una situazione di carenza depurativa ed autorizzatoria”. Il Giudice per le Indagini Preliminari, pertanto, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero che ha condiviso le risultanze investigative dei Carabinieri, al fine di non consentire il protrarsi o l’aggravarsi del reato, ha disposto il contestuale dissequestro condizionato finalizzato all’acquisizione delle autorizzazioni di legge, ciò al fine di evitare l’improvvisa interruzione dell’attività assistenziale al cittadino, considerando prevalente il carattere di pubblico servizio sanitario svolto dal presidio ospedaliero ASL a favore di una vasta utenza.

 

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