L’Italia perde nei tubi in media il 33% dell’acqua. Il costo che ne deriva per la risorsa idrica “sprecata” è pari “a 3,7 miliardi di euro ogni anno”. E’ quando emerge dal nuovo rapporto dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva sul 2013. Secondo il report infatti “rimane al 33% il valore relativo alla dispersione idrica, con un costo, derivante dall’acqua sprecata, pari a 3,7 miliardi di euro ogni anno, più del valore di una manovra finanziaria”. Per Cittadinanzattiva – che cita un’analisi di Legambiente – “in Italia in media il 33% dell’acqua immessa nelle tubature (per tutti gli usi) va persa”. Un “problema” che è “particolarmente accentuato al sud (42%) e al centro (33%)”; va “meglio il nord che presenta percentuali di perdite al di sotto della media nazionale (27%)”. Inoltre, viene messo in evidenza come la dispersione idrica sia “addirittura aumentata dal 2007 in ben 56 città”. E in 11 capoluoghi viene dispersa “oltre la metà dell’acqua immessa nelle tubature”, da L’Aquila a Cosenza con il 68% di dispersione, da Latina (62%) a Gorizia (56%), da Salerno a Avellino e Pescara (55%), da Grosseto (54%) a Catania (53%), a Palermo e Potenza (52%).