BATTIPAGLIA – Ancora un colpo messo a segno dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia contro l’odioso fenomeno delle variegate forme di estorsione ai danni degli esercizi commerciali poste in essere da “camorristi in erba” ed ancora una forte conferma, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che, a fronte della coraggiosa denuncia delle vittime, la risposta delle forze dell’ordine e della Magistratura non può che essere ferma, decisa e tempestiva.

 

Questa mattina i  Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia, dando esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno, hanno tratto in arresto il pluripregiudicato Felice NOSCHESE cl 1979,  residente a Battipaglia, figlio di elemento di vertice dell’organizzazione camorristica denominata “Giffoni” operante nell’area a sud della provincia salernitana, perché  ritenuto responsabile del reato di estorsione continuata e pluriaggravata ai danni del titolare di  un esercizio commerciale di questa città.

 

Il provvedimento cautelare scaturisce dagli esiti di articolata e tempestiva attività investigativa, pienamente condivisi dalla Procura della Repubblica di Salerno, diretta dal Dr Franco ROBERTI condotta dai Carabinieri ed avviata a seguito della confidenza del commerciante, ormai messo alle strette dalle continue angherie del giovane, raccolta, nel Dicembre scorso da un Carabiniere e poi trasfusa in una dettagliata e puntuale denuncia, circa la pretesa del pregiudicato di non pagare le quasi  quotidiane consumazioni presso il bar di proprietà della vittima quale corrispettivo per evitare azioni violente nei confronti del locale, vantando la sua appartenenza alla criminalità organizzata.

In una occasione alla richiesta di pagare la consumazione “come tutti i clienti”  rivolta al pregiudicato dal barman, il pregiudicato non esitava a gettare a terra quanto era riposto sul bancone (i vassoi degli aperitivi, varie bottiglie di liquori e spumante ed i bicchieri) per poi uscire tranquillamente come se nulla fosse successo.

Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di acquisire i necessari riscontri a quanto denunciato ed a stendere una puntuale informativa alla Procura che ha richiesto la misura cautelare per il pregiudicato.

L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

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