SALERNO – Nel corso della mattinata di oggi 7 marzo, i Carabinieri del Reparto Operativo di Salerno hanno posto definitivamente la parola fine alla latitanza del ricercato bosniaco di etnia Rom Rubinar Adzovi, ventisettenne, pregiudicato e senza fissa dimora.
Lo slavo era infatti colpito da una ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno diretta dal Dr. Franco Roberti, per aver preso parte ad una associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione di refurtiva. La banda, durante il suo periodo di “attività”, ha compiuto numerosissimi furti all’interno di abitazioni, esercizi commerciali e depositi, impossessandosi di somme e valori talvolta di rilevante entità e creando notevole allarme sociale. L’uomo era ricercato dal 13 dicembre del 2010 data nella quale i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno eseguito un blitz presso un accampamento sul litorale di Pontecagnano Faiano ove si trovavano gran parte dei componenti della banda. Nella circostanza vennero impiegati numerosi militari, elicotteri ed unità cinofile e si procedette all’arresto di due bosniaci pluripregiudicati mentre il Rubinar ADZOVIC, non presente al momento dell’intervento, ha scelto la via della latitanza per eludere la misura cautelare su di lui pendente, trovando accoglienza ed ospitalità, come spesso avviene con soggetti provenienti dall’area balcanica e senza fissa dimora, presso altri connazionali, sia in Italia che in Spagna, solitamente raccolti in campi nomadi.
Le ricerche del fuggitivo non sono mai cessate e, finalmente, questa mattina, proprio mentre è in corso di celebrazione il processo a carico degli altri imputati nei confronti dei quali il quadro accusatorio è particolarmente pesante, è stato individuato e riconosciuto mentre percorreva la via litoranea tra Salerno e Pontecagnano, venendo così bloccato ed arrestato.