PARAPOTI – «Un lago di percolato su una montagna di 1,8 milioni di tonnellate di rifiuti. A Parapoti, a fronte di una produzione annua tra i 40 ed i 50 mila metri cubi di percolato non c’è lo stoccaggio interno di percolato, solo una piccola vasca di accumulo da 500 metri cubi. Così hanno dovuto inventare un sistema che, soprattutto in concomitanza di eventi meteorici, pompa il refluo dei rifiuti verso l’alto, in questa enorme vasca scoperta di 2 mila metri cubi che diventa un lago di percolato (nella foto) che sorge a 40 metri di altezza sul cuore dell’enorme discarica.
E’ scandaloso avere siti per i rifiuti in queste condizioni» lo affermano Antonio Amato e Anita Sala, Presidente e componente della commissione regionale bonifiche e siti stoccaggio rifiuti che questa mattina, accompagnati da Maurizio Bucciella, responsabile area impianti del Consorzio Salerno 2, si sono recati in sopralluogo alle discariche di Macchia Soprana a Serre e Parapoti a Montecorvino Pugliano. Il responsabile del Consorzio Salerno 2 non ha esitato a definire la situazione di Parapoti «ingestibile, soprattutto quando piove. Manca lo stoccaggio interno del percolato, non c’è nemmeno un sistema di irreggimentazione delle acque meteoriche. E’ urgente realizzare il capping e la messa in sicurezza dell’area». Parapoti si estende su 90 mila mq di territorio, aperta e ampliata a più riprese dal 1996 al 2007. Ha raccolto tal quale e rifiuti degli stir della Campania. C’è un impianto per la captazione e la valorizzazione del biogas ed anche impianti fotovoltaici. Ma oltre 200 pannelli che producevano da 50 e 150 kw sono stati rubati nell’’ultimo anno con un danno di alcune centinaia di migliaia di euro. Il problema più grande, però, è quello del percolato «Le stime forniteci parlano di una spesa di smaltimento del percolato, tra impianti provinciali ma anche fuori regione, superiore al milione e seicentomila euro all’anno» affermano Amato e Sala «Questa discarica è ancora priva di capping e non è mai stata realizzata la messa in sicurezza. A fronte di un primo progetto da 3 milioni di euro per il quale erano già stati individuati i fondi necessari su una misura POR» dicono i consiglieri regionali «abbiamo appreso che oggi, a seguito dei vari ampliamenti intervenuti nel corso del tempo, si è giunti ad un nuovo progetto provinciale di oltre 5 milioni di euro, già approvato in sede di conferenza di servizi e in attesa di una risposta regionale per il reperimento dei fondi. Approfondiremo la questione e solleciteremo un risoluzione, di certo questo sito non può restare così, con un lago scoperto di percolato ed una situazione drammaticamente ingestibile alle prime piogge». Situazione migliore a Macchia Soprana, ma anche qui non mancano i problemi «Alla discarica di Serre non c’è captazione di biogas e i miasmi sono avvertiti a km di distanza» riferiscono i componenti della commissione regionale «Ma il problema principale è rappresentato da un sito di stoccaggio provvisorio, presente nella discarica, pieno di 100 mila tonnellate di rifiuti. Questo invaso è sotto sequestro giudiziario, e deve urgentemente essere rimosso: non ha nemmeno un’adeguata impermeabilizzazione di argilla. Il progetto che ci è stato rappresentato questa mattina» dicono Amato e Sala «prevede il trasferimento di queste 100 mila tonnellate in un’altra parte della discarica che quindi sarebbe riaperta per accogliere ulteriori 100 mila tonnellate di rifiuti. Ma sono ancora in corso gli accertamenti giudiziari. Più avanzati i tempi per realizzare l’impianto di captazione di biogas, potrebbero partire entro pochi mesi. Lo scorso anno si sono pure segnalati problemi per il percolato con denunce di fuoriuscite nella boscaglia sottostante. Di certo anche per questo sito di circa 6 ettari che ha raccolto tra il 2007 e la fine del 2008, 700 mila tonnellate di rifiuti» concludono i consiglieri a termine del sopralluogo «vanno completate le opere di capping e messa in sicurezza, va realizzata la captazione di biogas e, soprattutto, devono essere urgentemente rimosse quelle 100 mila tonnellate dall’invaso provvisorio dove sono stoccate. Tra laghi di percolato in cima a montagne di monnezza e opere tutte da completare siamo di fronte agli ennesimi, incredibili, mortificanti paradossi dell’affaire rifiuti in Campania»