SALERNO – Giornata di interrogatori, oggi, negli uffici del nucleo tributario della Guardia di Finanza di Salerno, per l’ex presidente del Monte Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, e per l’ex sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi. Mussari – é indagato per concorso in bancarotta, insieme all’ex vice direttore di Mps, Marco Morelli e all’ex sindaco Franco Ceccuzzi – è stato ascoltato per due ore e quaranta minuti dagli inquirenti.

Da Siena, intanto, emergono altri elementi sul rapporto tra ex presidente ed ex sindaco, i quali avrebbero intrattenuto “un confronto “pressoché quotidiano sui temi politici nazionali e locali e in particolare quindi sulle decisioni da assumere in seno alla banca”, con “conseguenti riverberi sulle amministrazioni e sulle imprese ad essa collegate”. Il passaggio é contenuto in una informativa dei carabinieri su un’ulteriore inchiesta, quella sull’affidamento del ristorante dell’Enoteca italiana della città del Palio. Gli investigatori avrebbero individuato anche il cosiddetto “gruppo della birreria”, composto da personaggi degli ambienti politico ed imprenditoriale: gli accertamenti preliminari, in questo caso, riguarderebbero la vendita di alcuni immobili da parte della Vim, una controllata Mps. L’ex presidente del Monte dei Paschi di Siena si è presentato a Salerno in un abito impeccabile ma scuro in volto, con la faccia scavata e gli occhi bassi. Non ha proferito parola con i giornalisti e gli operatori prima di entrare nel Comando della Guardia di Finanza scortato da un finanziere che lo ha accompagnato negli uffici. Ad attendere Mussari e, subito dopo, l’ex primo cittadino senese, c’erano il sostituto procuratore Vincenzo Senatore e il tenente colonnello Antonio Mancazzo, che indagano sul crack Amato. Mussari è uscito dagli uffici della GdF di Salerno alle 14.41: anche stavolta non si è concesso ai cronisti. Si è subito infilato nella Lancia Thema che è ripartita sgommando. “Signori, l’interrogatorio è secretato”, hanno detto ai giornalisti gli avvocati di Mussari, Fabio Pisillo e Anna Franchini, dello Studio Padovani di Pisa. “L’ex presidente di Mps ha risposto compiutamente a tutte le domande formulate dal pm”, hanno poi aggiunto i legali. L’ ex presidente della banca senese è stato chiamato dagli inquirenti a Salerno per chiarire la sua posizione nella vicenda e spiegare le motivazioni che hanno portato alla concessione di un finanziamento di oltre 19 milioni di euro, approvata da Mps nel 2010, in favore dell’Amato Re, la società che avrebbe dovuto realizzare un complesso di edilizia residenziale nell’area dello storico Pastificio Amato. L’ex sindaco di Siena, Cecuzzi, invece, è arrivato in taxi alle 14.04, in anticipo rispetto all’orario di convocazione. Fresco della rinuncia alla ricandidatura, decisa nei giorni scorsi proprio in seguito all’inchiesta salernitana sul fallimento del Pastificio Amato, Cecuzzi è stato accompagnato dall’avvocato Lucibello. Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni dopo essere stato ascoltato: l’interrogatorio è durato quasi tre ore. Domani sarà ascoltato l’ex vice direttore generale di Mps, Paolo Morelli.

 

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