Aveva una predilezione per i giovani romeni di cui ricettava la merce rubata e con i quali aveva relazioni, ma non e’ stato ucciso in un gioco erotico estremo Arturo Campos Taipe, il peruviano trovato morto nella sua casa a Roma il 24 febbraio. Contrariamente alle prime ipotesi, l’uomo e’ stato vittima di una rapina degenerata in omicidio da parte di quattro romeni che aveva fatto entrare nel suo appartamento e con i quali aveva bevuto del vino. Le indagini della squadra mobile hanno portato al fermo di tre dei presunti assassini, che hanno 21, 22 e 34 anni, mentre il quarto e’ ricercato.

Sono accusati di omicidio volontario. Due sono stati catturati a Palinuro (Salerno), il terzo a Roma. Secondo quanto ricostruito, hanno legato le mani del 55enne peruviano con un asciugamano e l’hanno picchiato per farsi dire dove teneva qualcosa che loro cercavano. Campos Taipe – alto e di corporatura imponente, ma che usava le stampelle e portava un collare ortopedico per problemi di deambulazione -, sarebbe morto soffocato da una coperta messagli sul viso e dallo stesso collare. Un nipote l’ha trovato incastrato sotto il tavolo della cucina il 24 mattina, ma l’omicidio e’ avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 febbraio. L’ottavo del 2012 nella capitale. Le indagini – illustrate in una conferenza stampa dal capo della squadra mobile Vittorio Rizzi – sono partite dalle immagini di una telecamera di sorveglianza di un carrozziere davanti al palazzo dove abitava il peruviano, in via Torrenova. Nei fotogrammi quattro uomini arrivano con una Honda Civic inconfondibile, bianca con il cofano nero. Due restano giu’, due salgono con una bottiglia in mano. Piu’ tardi gli altri due li raggiungono. Nell’appartamento al quinto piano si beve, poi esplode la violenza. La telecamera riprende, a una cinquantina di minuti dall’arrivo, i quattro che vanno via, i volti non si distinguono. Uno di loro ha una busta di plastica con qualcosa di pesante dentro, forse il bottino della rapina omicida. Seguendo le tracce dei cellulari degli assassini e di quelli rubati alla vittima la squadra mobile prima intercetta e blocca sulla Salaria, a Roma, Catalin Ilie Roscanenau, 21 anni, a bordo della Civic bicolore. Ioan Nelu Ursulescu, 34 anni, e Dorin Calinescu, 22 anni, vengono fermati assieme alla squadra mobile di Salerno in una casa di Palinuro dove si erano rifugiati. Solo uno dei tre ha piccoli precedenti. La caccia al quarto complice continua.

 

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