Il 44enne A.P.,  originario di Potenza e cavese d’adozione, ex gestore del distributore di benzina di via XXV Luglio all’altezza del ponte di Pregiato, si è impiccato nel bagno del bar del’area di servizio. A lanciare l’allarme i familiari che non lo hanno visto rincasare. Negli ultimi tempi, infatti, l’uomo, colpito da una forte depressione per la grave crisi economica che lo stava attanagliando non usciva più di casa. Gli amici più stretti, ma anche i semplici conoscenti sapevano ormai da tempo dei suoi problemi finanziari che si erano aggravati negli ultimi tempi per l’insorgere di nuovi debiti. A ritrovarlo sono stati gli agenti del commissariato di polizia, diretti dal vicequestore Marzia Morricone, poco prima della mezzanotte proprio nell’area di servizio di via XXV Luglio. Sul posto anche i vigili del fuoco della Compagnia di Salerno (distaccamento città) e gli operatori del 118. Già dall’esterno i poliziotti hanno intravisto dalla finestra del bagno il corpo ormai esamine dell’uomo che penzolava dal soffitto. La decisione di trasformare il distributore di benzina in un punto self service è stato l’inizio della sua fine, lui da gestore dell’area era diventato una sorta di custode, chiamato ad intervenire solo in caso di guasti. Questo ridimensionato e soprattutto l’ennesimo fallimento lo avevano fortemente provato.

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