Oggi 12 febbraio, nel corso di una cerimonia solenne tenutasi presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno alla presenza delle massime Autorità Militari, Civili e Religiose, ha avuto luogo l’intitolazione della Caserma ai Carabinieri Medaglia d’Oro al Valore Militare (alla memoria) Fortunato Arena e Claudio Pezzuto, i due martiri di Pontecagnano Faiano che hanno, con il loro sacrificio, aggiunto i loro nomi alla gloriosa schiera di Caduti dell’Arma di ogni tempo.

 

Un doveroso passaggio sui fatti di quel tragico 12 febbraio 1992 è a questo punto doveroso. Nel tardo pomeriggio di quella drammatica giornata, i due militari, giovanissimi, appena 23 e 29 anni, nel corso di un servizio di pattuglia notavano un fuoristrada fermo in Piazza Garibaldi della frazione Faiano di Pontecagnano. Decidevano di procedere al controllo degli occupanti del veicolo ma dapprima il Carabiniere Pezzuto e, immediatamente dopo, il Carabiniere Fortunato Arena, venivano investiti da fulminea e proditoria azione di fuoco da parte sia di uno degli occupanti della macchina controllata sia, da parte di un terzo complice che si trovava defilato rispetto all’azione e che ha vilmente aggredito alle spalle i due militari cagionando loro ferite mortali. Le indagini consentivano di accertare che i responsabili del feroce delitto erano due pluripregiudicati, latitanti e già ritenuti responsabili di duplice omicidio, entrambi affiliati ad agguerrito clan camorristico attivo nella zona.

 

Dopo mesi di incessanti ricerche, i due criminali venivano localizzati all’interno di un casolare nelle campagne di Calvanico (SA). La loro latitanza finiva il 14 luglio 1992, 5 mesi dopo i fatti di Pontecagnano, quando i Carabinieri dell’allora Comando Gruppo di Salerno, con il supporto di elementi del G.I.S. (Gruppo di Intervento Speciale) traevano in arresto i pregiudicati DE FEO Carmine  e D’ALESSIO Carmine , en­trambi già colpiti da provvedimenti cautelari, tra i quali un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 08.01.1992 dal Tribunale di Salerno, per duplice omicidio, sequestro di persona, detenzione e porto illegale di armi e sequestrando peraltro numerose armi e munizioni, assicurandoli alla giustizia. Questi venivano successivamente condannati all’ergastolo.

La solenne cerimonia, caratterizzata da momenti particolarmente toccanti legati al ricordo, ancora vivo degli eventi, è culminata con la scoperta delle targhe alla memoria dei due caduti e la deposizione di una corona d’alloro, il tutto alla presenza delle vedove e dei congiunti delle due Medaglie d’Oro alla Memoria,  del Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli, del Comandante Interregionale “Ogaden” Generale di Corpo d’Armata Franco Mottola, del Comandante della Legione Carabinieri Campania Generale di Brigata Gianfranco Cavallo,  del Comandante Provinciale Colonnelli Riccardo Piermarini, del Prefetto della Provincia di Salerno D.ssa Gerarda Maria Pantalone e del Sindaco Vincenzo De Luca.

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