Prima il divieto di avvicinamento, poi il rinvio a giudizio. Questioni ereditarie e il desiderio di vendetta hanno messo nei guai una donna di Salerno, Amalia Salsano, accusata di tentata estorsione, lesioni aggravate e violenza aggravata nei confronti del fratello e del nipote. La donna è accusata di aver «commissionato» il pestaggio del fratello in due occasioni: una è accaduta in strada, l’altra nei pressi del luogo dove la vittima lavora. La prima volta l’uomo fu avvicinato da un giovane incappucciato a Mercatello, dove entrambi vivono, che lo aggredì con pugni; nel secondo, mentre aveva il portabagagli della propria auto aperto, fu spinto e gli fu chiuso lo sportello in testa. All’origine del contendere una divisione di beni da parte dei genitori quando il padre era ancora in vita: all’uomo sarebbe toccato un appartamento, dove tutt’ora vive con la madre malata e la sua famiglia; alla donna dei soldi. Con l’aggravarsi delle condizioni di salute della madre, la sorella avrebbe iniziato ad avanzare nuove pretese ritenendo che le spartizioni non erano state eque. Di qui i litigi violenti con il fratello e la minaccia di far picchiare anche il nipote. Ieri il gup Piero Indinnimeo ha deciso per il rinvio a processo, così come chiesto dal pm Elena Guarino, a seguito di una serie di nuovi accertamenti dopo un primo rigetto.