Oggi ad un convegno realizzato da realtà cittadine in cui ha partecipato il ministro dell’ambiente Costa, gli studenti della città hanno partecipato al presidio organizzato dalla Rete della Conoscenza Scafati e Unione degli Studenti Scafati, vittime ormai dalla nascita del fenomeno del biocidio in campania e nell’agro nocerino sarnese.
“Abbiamo dato visione al ministro Costa attraverso il nostro manifesto di che cosa significa per noi politica ambientale nel nostro territorio – dichiara Alfonso Romano della Rete della Conoscenza Scafati – per noi politica ambientale significa no Tav, no Tap e basta inceneritori nel nostro territorio. Vogliamo che il governo stanzi finanziamenti massicci dediti alla riqualificazione del fiume Sarno, in questo momento il fiume più inquinato d’Europa, alla riqualificazione della Terra dei fuochi e alla riqualificazione delle strutture scolastiche di tutta Italia. Per noi la vera sicurezza è questa, tagli ai sussidi ambientali dannosi per finanziare l’istruzione!”.
“Il ministro Costa è fuggito con la coda tra le gambe per un’uscita della sagrestia adiacente – dichiara Nunzio Grimaldi Coordinatore dell’Unione degli Studenti Scafati – dimostrando per l’ennesima volta come il governo sia vicino al popolo soltanto a parole e non nelle azioni concrete. Nella conferenza ha promesso impegno, non ancora azioni concrete e il suo entourage ci ha negato la possibilità di porre le nostre perplessità nel convegno”.
“Il Ministro ha rimandato a futuri incontri, non facendo trasparire nulla. I cittadini di Scafati sono stati messi in attesa per l’ennesima volta, come del resto questo governo sta mettendo in attesa tutta la cittadinanza italiana. Nel frattempo il biocidio è manifesto sempre di più – dichiara Manuel Masucci Coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Campania – e nella nostra terra si continua a morire. Facciamo un appello al governo per dare risposte ai tanti studenti che si stanno mobilitando in tutto il paese”.