Scattano le sette misure cautelari per altrettante persone, accusate di commercio illegale di cardellini, tordi e allodole. Come emerso dall’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, gli uccelli venivano catturati in modo illecito in zone del Sud Italia, in particolare nelle province di Salerno, Potenza, Cosenza, e Foggia, e rivenduti a privati o esercizi commerciali del Nord, soprattutto in Veneto, attraverso un sistema di trasporti organizzato meticolosamente. Due le ordinanze agli arresti domiciliari per coloro che sono ritenuti i capi dell’associazione; gli altri cinque indagati sono stati invece raggiunti dalle misure che dispongono l’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria. I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata all’illecito commercio di avifauna protetta e all’illecita cattura.

    Uno dei due finiti ai domiciliari, al momento dell’arresto da parte dei carabinieri, ha protestato. “Mi arrestate per due cardilli”. Gli inquirenti stimano che in pochi mesi sarebbero stati catturati in modo illecito 2750 esemplari di fringillidi, in un anno circa 11mila, con lauti guadagni per i componenti del gruppo, visto che un singolo cardellino poteva essere venduto anche a diverse centinaia di euro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui