NAPOLI – Trasformare in passi di danza contemporanea le pennellate ‘tragressive’ e ‘inquiete’ della pittrice messicana Frida Kahlo, icona dei movimenti libertari e femministi della prima meta’ del ‘900. E’ la sfida lanciata dalla coreografa partenopea Federica Musella, che sara’ la protagonista di ‘Paloma Negra’, lo spettacolo in programma dal 12 al 15 gennaio al teatro Galleria Toledo di Napoli.

A produrlo e’ la compagnia di danza Korper, diretta da Gennaro Cimmino, che da oltre cinque anni e’ impegnata nel valorizzare le energie e i talenti del territorio campano. “Frida mi ha scioccato per la sua immensa voglia di vivere – sottolinea Musella – nonostante le sia capitato di tutto nel corso della vita”. Un personaggio “enorme” e quindi “molto difficile da portare in scena”. Anche per questo la coreografa avra’ accanto a se’ sul palco le danzatrici Martina Bolognino, Elena Cocci, Monica Cristiano e Claudia Elvatico, ognuna delle quali “provera’ con i propri movimenti a raccontare qualcosa di una donna che ha fatto della propria intimita’ fisica e sentimentale l’oggetto esclusivo dell’intera parabola artistica”. Per trovare la giusta chiave di lettura, Musella ha dovuto “farsi attraversare da tutte le problematiche dell’artista, a cominciare dall’impossibilita’ di muoversi”, dovuta a una malformazione del midollo spinale. Musella e’ tra le poche coreografe italiane a insegnare la tecnica Horton, nata in America e quasi sconosciuta nel nostro Paese. “E’ una tecnica formativa – spiega – usata in alcuni casi anche per la rieducazione, che si basa su movimenti che portano al massimo livello l’elasticita’ e la forza del corpo”. I costumi dello spettacolo sono di Concetta Iannelli, le luci di Gianni Netti, mentre nelle musiche affidate a Vito Pizzo si mescolano atmosfere sudamericane, come ‘Paloma Negra’, a sonorita’ elettroniche. Tra un brano e l’altro, l’esibizione delle cinque danzatrici sara’ accompagnata da alcuni brani recitati in messicano dalla voce fuori campo di Gea Martire. Lo spettacolo durera’ un’ora piena, senza pause, per non interrompere l’intensita’ che accompagna le stesse tele nelle quali la pittrice messicana era convinta di rappresentare “la mia realta’ e non i miei sogni”, rifiutando l’etichetta di esponente della corrente surrealista. Terminati i quattro appuntamenti napoletani, ‘Paloma Negra’ andra’ in scena a Salerno a partire dal 18 febbraio.

 

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