GENOVA – ”Fincantieri provoca ancora, ha convocato per domani i lavoratori a Riva e al Muggiano per proseguire l’accordo separato. E’ inaccettabile, la Fiom non ci sarà”. Ad affermarlo è Bruno Manganaro, della Fiom di Genova, all’uscita dall’incontro di una delegazione unitaria di sindacati con il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano.

Dopo le proteste degli scorsi giorni, quindi, resta incandescente il clima in attesa dell’incontro convocato dal ministro Paolo Romano per discutere del cantiere siderurgico di Genva. ”Abbiamo appena avuto la comunicazione – dice Manganaro – E’ incredibile. Il ministro ha convocato un tavolo e l’azienda dovrebbe perciò fermarsi e attendere. Invece l’ad si fa’ i fatti suoi e va avanti per la sua strada, mentre il proprietario si gira dall’altra parte”. Secondo la Fiom l’azienda ”vuole arrivare davanti al ministro e dire ecco il piano, lo abbiamo fatto, l’incontro diventa allora inutile”. Sia la Fiom sia la Cgil di Genova, per voce di Ivano Bosco, auspicano che gli altri sindacati non accettino domani di andare all’incontro.

Intanto sempre all’uscita della prefettura di Genova, dove si svolgeva l’incontro con Napolitano, un dirigente della Uilm è stato duramente contestato dagli operai dello stabilimento di Sestri Ponente. In strada, di fronte al palazzo del governo, dopo che il presidente della Repubblica se ne era andato, un gruppo di lavoratori ha insultato Antonio Apa, della Uilm di Genova. Il sindacalista viene accusato anche dai dirigenti Fiom di avere firmato accordi separati per gli stabilimenti di Riva Trigoso e del Muggiano.

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