Politici e amministratori locali non si lamentino per la disaffezione dei cittadini verso le istituzioni. È inaccettabile che a distanza di 8 mesi siano ancora in alto mare i lavori in via Appia, strada di collegamento tra Aversa, Giugliano, Melito e Sant’Antimo. Una vera indecenza che fa gridare allo scandalo (foto in basso). Il cantiere dell’Eav per la realizzazione del nuovo collettore fognario è stato aperto lo scorso marzo. Un altro intervento in via Colonne riguarda invece i sottoservizi, tra cui l’installazione della fibra ottica e quelli legati all’energia elettrica. Non sono bastati quasi 250 giorni per completare l’opera. Non solo. L’ultimazione dell’intervento è ancora una chimera. I lavori procedono al rallenty e per molto tempo il cantiere è rimasto chiuso. La disposizione del senso unico di marcia provoca gravissimi disagi per gli automobilisti costretti a lunghissime code all’uscita dell’Asse Mediano. I commercianti sono in ginocchio, alcuni di loro rischiano la chiusura. Nell’ultimo tavolo di concertazione (non si capisce cosa bisogna concertare) tra gli amministratori di Giugliano, Melito e Sant’Antimo, Comuni interessati, è stato stabilito che via Colonne e via Appia riapriranno con doppio senso di circolazione dal’8 dicembre all’8 gennaio. E poi? Nessuna rassicurazione sul completamento in tempi rapidi dei lavori. Nella calza della Befana i commercianti troveranno di nuovo la strada a senso unico. Altro che carbone. Una stangata per gli esercenti della zona. Nessuno si pone il problema dei danni economici e del rischio reale di chiusura in massa con conseguente licenziamento dei dipendenti. Da qui l’ennesimo Sos alle istituzioni (link in basso). Per non parlare della segnaletica improvvisata. Ci manca solo l’affissione di fogli A4 per indicare il percorso alternativo. Come se non bastasse la chiusura della strada impedisce l’accesso al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa. Sono tanti gli utenti che da Giugliano, Melito e Sant’Antimo ricorrono al nosocomio normanno in caso di emergenza. Quanti altri disagi bisogna elencare per imporre provvedimenti celeri ed efficaci per risolvere il problema? Due opere non particolarmente impegnative che in 8 mesi non vengono ultimate. In un Paese “normale” sarebbe impensabile. Politici e amministratori locali non si lamentino per la disaffezione dei cittadini verso le istituzioni. Hanno pienamente ragione.

Mario De Michele

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