NAPOLI – Continuano le agitazioni fra i forestali campani. Dopo l’occupazione, sia nel salernitano che nel casertano, di alcune comunità montane locali da parte dei lavoratori, i sindacati cercano di mettere alle corde i vertici regionali. “L’assessore al lavoro Severino Nappi e il governatore della giunta regionale Stefano Caldoro – ha dichiarato Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania – rispettino gli impegni assunti


con l’accordo dell’11 ottobre scorso per superare gli ostacoli che hanno determinato la condizione dei lavoratori del settore, che ormai non percepiscono lo stipendio da oltre sei mesi”. Al centro della vicenda ci sono i consistenti tagli che la Regione ha previsto nel settore. Tagli che, allo stato attuale, porterebbero ad un esubero di circa 2000 addetti alla gestione delle foreste, spalmati su tutte e cinque le province. “Le responsabilità della vicenda sono da attribuire alla Regione, per i ritardi nei pagamenti, alle Province, per il mancato trasferimento delle risorse, ed alla dirigenza delle Comunità montane, per l’insufficienza di progettualità. Basta con gli alibi e i rimbalzi di responsabilità: si assicurino in tempi rapidi gli stipendi ai lavoratori e si attivi il tavolo, già previsto in accordo con l’assessore Nappi, per una riforma dell’intero sistema della forestazione, che assicuri sicurezza sul territorio e servizi ai cittadini. È in rapporto alle effettive  esigenze di servizio che va costruito il modello organizzativo ed è sempre in funzione di queste esigenze che vanno definite le risorse umane e finanziarie necessarie . Pertanto parlare di esuberi è inutile e intempestivo. Le forze politiche presenti in consiglio regionale la smettano con la solidarietà fine a se stessa e si mettano a lavoro per un progetto di vera riforma, volta a garantire l’efficacia e l’economicità dei servizi, in uno con la tutela dei livelli occupazionali, lo sviluppo del lavoro vero, e la valorizzazione delle professionalità e delle competenze” – ha concluso la Lucci ai margini dell’assemblea pubblica che si è tenuta presso la sede del consiglio regionale da Cgil- Cisl e Uil.  .

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