La Fiat ha reintegrato con effetto immediato, sebbene in cassa integrazione straordinaria, due degli otto operai dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, iscritti allo Slai Cobas, e licenziati nel 2006 per poi essere reintegrati dal giudice del lavoro negli anni successivi.

Lo hanno reso noto dal sindacato di base, ricordando che per i due lavoratori erano state già emesse, in questi anni, “sentenze del giudice del lavoro che ne imponeva il rientro in fabbrica: sentenze disattese fino ad oggi, quando ai due lavoratori è giunta una missiva del Lingotto nella quale si comunica il reintegro, sottolineando, però, lo stato di cigs in corso”. “I nostri legali – spiegano dallo Slai Cobas – avevano provveduto anche al pignoramento di circa 140mila euro sui conti correnti della Fiat, ed il 1 dicembre prossimo era in programma anche un’udienza per la richiesta di reintegro coatto dei due lavoratori, con l’eventuale ausilio delle forze dell’ordine. Il reintegro di oggi dimostra che abbiamo ragione, e che l’azienda non può disattendere l’esecuzione delle sentenze della magistratura”. Nella sede pomiglianese del sindacato di base, ora, c’é attesa per il pronunciamento del giudice del lavoro sulle cause intentate da una ventina di iscritti contro la Fiat per “discriminazione e mancata rotazione nella collocazione in cigs”

 

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