Riapre oggi lo stabilimento di Pomigliano d’Arco per avviare la produzione di tremilacinquecento nuove Panda da parte della newco Fiat, Fabbrica Italia Pomigliano, e destinate alla cosiddetta ”rappresentanza”. Le nuove vetture saranno provate in occasione della presentazione dell’utilitaria alla stampa nazionale

ed estera in programma per il 13, 14 e 15 dicembre tra Pomigliano e Napoli, e sono destinate a concessionarie per l’esposizione al pubblico, ma non alla vendita. Il lancio della vettura, infatti, e’ previsto per meta’ febbraio 2012. Per la realizzazione delle auto sono impiegati, al momento, circa 350 lavoratori assunti in Fip da marzo scorso ad oggi e che lavorano sulle catene di montaggio (impianti nuovi e totalmente automatizzati), su un unico turno, dalle 8 alle 17: stamattina, infatti, hanno fatto il loro ingresso al Vico, con le nuove divise della newco, altri 133 lavoratori, che si sono aggiunti ai circa 230 gia’ in fabbrica. Ancora fuori, invece, oltre 4mila lavoratori, che sono in cassa integrazione straordinaria, e che dovrebbero essere assunti nella newco entro il prossimo anno e mezzo: la cig straordinaria per cessazione attivita’, infatti, restera’ in vigore fino a luglio 2013, data entro la quale la Fiat ha annunciato che assorbira’ tutto il personale in forza al Giambattista Vico, dove, fino a qualche settimana fa, era prodotto il modello Alfa ‘159’.

”La Fiat e’ una montagna che partorisce topolini”: e’ quanto si legge su un volantino distribuito oggi dagli iscritti Slai Cobas, ai lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, in occasione delle nuove 133 assunzioni nella newco Fip, annunciando un’assemblea pubblica per venerdi’ 25 novembre (ore 10 sede locale), per organizzare, tra l’altro, l’assemblea nazionale del sindacalismo di base in programma a Roma il 3 dicembre. Dal sindacato di base sottolineano che le 3500 auto previste entro fine dicembre, sono poche per il rilancio: ”Se la Fiat avesse previsto una richiesta di mercato all’altezza dei fantasiosi e stratosferici volumi produttivi (270.000 vetture/anno) millantati da Marchionne – scrivono nel volantino – le Panda pronte alla vendita dovrebbero gia’ essere alcune decine di migliaia a riempire i piazzali della fabbrica. Ci chiediamo se sia un caso che oggi l’azienda dilaziona futuri livelli produttivi ed occupazionali legandoli al superamento della crisi economico-finanziaria e ad un improbabile ripresa del mercato dell’auto”. ”Dopo 3 anni e mezzo di precarieta’, sottosalario e cigs – concludono dal sindacato – oggi e’ solo una manciata di operai ad essere assunta in newco: lavoratori che hanno accettato per ‘stato di necessita”, e loro malgrado, la ‘selezione da forche caudine’ imposta dalla Fiat e dai suoi sindacati, consegnandosi all’azienda col cappello in mano per barattare ‘obtorto collo’ la perdita certa dei loro diritti in cambio di effimera e temporale occupazione”.

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