di Mario De Michele

Scacco matto. Con una mossa a sorpresa e dirompente Vincenzo Gaudino ha messo alle corde quella parte di Democratici e Riformisti che ha annunciato l’uscita dalla maggioranza di centrosinistra e l’appoggio esterno all’amministrazione comunale di Orta di Atella. Le dimissioni da sindaco, che all’apparenza possono sembrare un segnale di debolezza, in realtà consentono a Gaudino di uscire dall’angolo. E soprattutto di non sottostare al ricatto politico di Gianfranco Piccirillo, Espedito Ziello e Mario Vozza. Al primo cittadino non è piaciuto quel “valuteremo di volta in volta”. Ancora di meno il giudizio impietoso sui primi 4 mesi di gestione. Invece di restare sulla graticola a cuocersi a fuoco lento il sindaco ha preferito far saltare il tavolo. “Tirare a campare? No, grazie, meglio tirare le cuoia”, questo il Gaudino pensiero. Ha 20 giorni per ritirare le dimissioni. Ma ora la palla è nel campo dei dissidenti. Che hanno a disposizione pochi tiri per rimetterla dall’altro lato. Gaudino ha dimostrato di avere coraggio. Ha cacciato gli attributi. Va detto. Il messaggio a Piccirillo, Ziello e Vozza è forte e chiaro: “O la smettete di intralciare il lavoro della maggioranza o ce ne andiamo a casa!”. Il sindaco dimissionario fa sul serio e andrà fino in fondo. Del resto se fosse solo un bluff ne uscirebbe con le ossa a pezzi. E difficilmente riuscirebbe a governare a lungo. Che mossa faranno i ribelli? Difficile prevederlo. L’appoggio esterno era in buona sostanza un modo per prendere tempo e riavviare il dialogo con Gaudino. Nessuno si sarebbe aspettato una contromossa così traumatica.

Vincenzo Gaudino

Ora per riavvicinarsi al sindaco il manipolo di dissidenti dovrà tornare all’ovile con il capo cosparso di cenere. Se vorranno rientrare dalla finestra Piccirillo, Ziello e Vozza dovranno prostrarsi ai piedi di Gaudino. Risultato? Asfaltati e spazzati via. Anche sul piano amministrativo è in atto uno tsunami. I consiglieri comunali Adriana Cinquegrana, Antonino Santillo e Michele De Micco sono chi per un motivo, chi per un altro sulla stessa barca del trio Piccirillo-Ziello-Vozza. Saranno fermi sulla loro posizione o la pattuglia dei dissidenti si assottiglierà già nei prossimi giorni? Luca Mozzillo e Francesco Tessitore, anche loro eletti nella lista dei Democratici e Riformisti, si sono presentati all’ultimo civico consesso sia in prima che in seconda convocazione. Sono schierati accanto a Gaudino. Il sindaco dimissionario può contare anche sull’appoggio di Gennaro Oliviero. Al presidente del consiglio regionale non piace il “tutti a casa” a 4 mesi dal voto. Lavora per la governabilità. Per lui potrebbe anche essere l’occasione per scaricare definitivamente gente ingombrante come Piccirillo. C’è di più. Scorrendo i volti dei consiglieri di opposizione ci viene naturale pensare che, ad esempio, uno come Tonino Russo sia pronto a fare il salto della quaglia. È uomo politico di governo, non di lotta. Insomma il tiro mancino riservato dai dissidenti al sindaco si è rivelato un boomerang. Gaudino uscirà rafforzato dalla crisi nella maggioranza. Il trio Piccirillo-Ziello-Vozza annientato. Per la serie “chi la fa l’aspetti”.

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