«La Regione Campania deve essere protagonista della pianificazione delle politiche industriali delle aziende del territorio, non può lasciare il tutto nella responsabilità del Ministero dello Sviluppo Economico col quale va sviluppata una nuova e più moderna sinergia». Lucida l’analisi che fa il candidato al consiglio regionale del Partito democratico Franco De Michele che prospetta anche la soluzione che metterà in campo nel caso di una sua elezione. “Il modello da prendere ad esempio è quello nazionale della Spa “salva-aziende” prevista dal decreto banche: una società a capitale misto pubblico-privato che possa accompagnare le società in crisi a un’uscita dai piani di ristrutturazione – ha spiegato De Michele – Alcuni esperti, coi quali ho potuto confrontarmi, ritengono possibile mutuare il modello nazionale al caso regionale in una Società di Trasformazione e Rilancio Industriale: una società a partecipazione pubblica, ma aperta all’apporto di investimenti privati (anche esteri) per il rilancio delle aziende industriali in temporanea difficoltà». L’esponente del Partito democratico ha individuato anche le compagini societarie che possono concorrere al progetto per renderlo, nell’immediato, operativo. «Oltre alla Regione Campania, possono entrare a farparte della società Istituzioni (anche finanziarie) ed Enti Locali, oltre che privati con poteri speciali di governance (il tutto in linea con le possibili obiezioni europee relative ad aiuti di Stato) – ha sottolineato – Tale soggetto dovrebbe essere il punto di arrivo della naturale evoluzione dei Consorzi ASI (oramai dediti alla sola gestione e non più allo sviluppo), dei Gruppi di Azione Locale (per quanto ineriscono con le attività produttive), alle AgenzieLocali per lo Sviluppo. Questo nuovo soggetto altresì potrebbe ben utilizzare i fondi europei FERS 2014-2020 concorrendo anche alla promozione di uno sviluppo sostenibile e alla creazione di posti di lavoro durevoli».

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