“La scuola pubblica ha bisogno di nuove forme di finanziamento, anche per coprire gli stipendi dei professori che potrebbero subire una differenziazione regionale. E per trovarle, si potrebbe aprire ai finanziamenti privati”. Lo ha detto nei giorni scori il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Proposta che ha sollevato un vespaio di polemiche. Ai microfoni di Italia Notizie Lia Quartapelle affronta la tematica dal giusto punto di vista: “Pagare di più tutti i docenti. Lo stipendio medio dei Paesi europei è molto più alto. Dovremmo lavorare per rendere più pesante la busta paga degli insegnanti”. Il deputato del Pd snocciola un dato che fa tremare i polsi: “Lo stipendio d’ingresso di un docente è poco superiore alla soglia di povertà”. Invece di impegnarsi per trovare le risorse necessarie per dare risposte concrete agli operatori scolastici il “ministro – aggiunge l’esponente dem – fa solo propaganda, enuncia i problemi sul tappeto senza indicare soluzioni”. Quartapelle definisce “inaccettabile la differenziazione degli stipendi”. Con grande onestà intellettuale fa autocritica sull’incapacità “anche dei governi passati di attuare politiche più incisive per il mondo della scuola”. Una delle priorità da affrontare è sicuramente la carenza di docenti di sostegno. Una lacuna che danneggia gli studenti che hanno bisogno di aiuto per non restare indietro. Sopperire a questa carenza già sarebbe un bel passo in avanti. Sulla necessità di aumentare gli stipendi per gli insegnanti, come giustamente rimarca l’onorevole Quartapelle, basta dare un’occhiata a quanto guadagnano i colleghi dei Paesi Ue.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A LIA QUARTAPELLE

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