Antonio Amato (Presidente della commissione regionale sui beni confiscati) chiede l’intervento delle commissioni parlamentari sul controllo del Servizio sanitario nazionale e Antimafia su quanto sta accadendo all’Asl di Caserta sui budget di salute.

‘Scrivero’ ai presidenti delle commissioni parlamentari sul controllo del Servizio sanitario nazionale e Antimafia – spiega in una nota Amato – per chiedere un loro intervento su quanto sta accadendo all’Asl di Caserta sui budget di salute. Amato nel pomeriggio portera’ personalmente la sua solidarieta’ a Peppe Pagano, il fondatore della Nuova Cucina Organizzata da lunedi’ in sciopero della fame e della sete per protestare contro lo smantellamento del sistema dei budget di salute. ‘Chiedero’ a Peppe – dice – di sospendere almeno lo sciopero della sete, garantendo a tutti i cogestori una lotta strenua per difendere i budget di salute. Si tratta di un’eccellenza del sistema socio sanitario che garantisce un forte risparmio per la sanita’ regionale e straordinari risultati in termini di cura e garanzia dei diritti dei soggetti svantaggiati. Eppure – afferma Amato – l’Asl continua a ritardare il pagamento delle cooperative coinvolte in questo sistema e da tempo continua a frapporre assurdi ostacoli burocratici al suo funzionamento’. ‘E’ un caso – si chiede Amato – che tali ostacoli siano incominciati quando si e’ appurato che questo sistema rappresenta la linea rossa delle migliori esperienze campane di riutilizzo dei beni confiscati? E’ un caso che si siano iniziati a chiudere progetti individuali per rispedire le persone coinvolte nelle sir, le strutture residenziali dalle quali erano stati presi per restituirli alla piena cittadinanza, mentre esponenti dell’Asl continuano a parlare di nuovi faraonici investimenti per costruirne altre? Quali interessi sono in campo? Dal suo insediamento continua Amato la commissione che presiedo si occupa dell’argomento ed anche noi abbiamo dovuto spesso affrontare un muro di gomma da parte dell’Asl di Caserta’. ‘Ma il neo direttore e gia’ commissario Menduni – si chiede Amato – esiste oppure e’ solo una figura nominale? Che posizione assume? Ed anche le istituzioni regionali latitano. Il Consiglio – dice il presidente della commissione regionale – da un anno non riesce a discutere l’apposita legge presentata dal collega Oliviero, Caldoro stanzia 10 milioni di euro per progetti innovativi per superare la deospedalizzazione e poi non decide cosa fare di questo sistema che nei fatti la garantisce, contribuendo, in modo netto, anche al superamento del sistema carcerario degli ospedali psichiatrici giudiziari’. ‘Chiediamo al presidente della giunta – conclude Amato nella qualita’ di commissario della sanita’ – di predisporre un decreto per sbloccare la situazione e rafforzare un sistema che pure ufficialmente continua a lodare e che pure era stato sostenuto nell’ultima finanziaria regionale. I budget di salute sono uno strumento per la garanzia dei diritti e la lotta alla camorra, rimanere inerti mentre c’e’ chi mette a repentaglio la propria stessa salute per difenderli, e’ da vigliacchi e complici di interessi occulti’.

 

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