Non è un consiglio comunale “qualsiasi”. Rappresenta il banco di prova per verificare la tenuta della maggioranza. E soprattutto potrebbe segnare la fine dell’amministrazione comunale targata Mozzillo. Il presidente dell’assise Eduardo Indaco ha fissato per giovedì 3 dicembre alle ore 10.00 la seduta consiliare. All’ordine del giorno importanti argomenti: determinazione indennità di carica del presidente del consiglio comunale; determinazione aliquota Imu; determinazione aliquota Tari; ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato; nomina presidente di commissione consiliare trasparenza e vigilanza; nomina componenti commissione consiliare statuto e regolamento. Il punto cruciale riguarda il bilancio. Si tratta di un passaggio obbligato per evitare lo scioglimento anticipato. Se non passa tutti a casa. L’iter tecnico-burocratico prevede l’approvazione da parte del consiglio dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Poi lo strumento contabile va al vaglio del Ministero dell’Economia e Finanze. In caso di via libera del Mef il bilancio sbarca di nuovo nel civico consesso per la definitiva approvazione. Tenendo conto degli equilibri interni alla maggioranza non è scontato neanche che superi il primo passaggio nell’assise del 3 dicembre. Si potrebbero registrare sorprese. Anche clamorose. Spezzoni della coalizione che ha vinto le elezioni mal sopportano, già da mesi, la gestione del sindaco Mozzillo. E potrebbero cogliere l’occasione del bilancio per defenestrarlo. Il gruppo degli antimozzilliani, guidato da Indaco, resta folto. E si muove sottotraccia. Da qui al 3 dicembre se aumentassero i mal di pancia nella maggioranza per il sindaco potrebbero essere dolori. Già pochi mesi dalle elezioni due consiglieri della sua coalizione sono passati all’opposizione. Quindi o ci sarà un voto compatto oppure gli amministratori dovranno fare le valigie a meno di sei mesi dal voto. Dal canto suo Mozzillo si dice sereno e convinto che non si saranno né problemi numerici né di tipo politico. Lo ha detto ai microfoni di Campania Notizie in una video-intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni. Secondo i rumors invece rischia grosso. Anche perché non potrà contare sul soccorso dei 5 Stelle o di una parte di loro. Non si è mai visto nella storia della politica mondiale che un esponente dell’opposizione voti a favore del bilancio proposto dal sindaco e della sua coalizione. A quel punto si farebbe prima, e più bella figura, a passare direttamente in maggioranza. Del resto i segnali che arrivano dai pentastellati (ancora spaccati al loro interno) sono chiari. Hanno chiesto le dimissioni di Mozzillo e del consigliere Nicola D’Ambrosio dopo che il Tar, pronunciandosi sul ricorso contro il Puc, ha ravvisato il conflitto di interessi di entrambi e di altri 3 esponenti della passata amministrazione tra cui l’ex sindaco Angelo Brancaccio. I grillini si sono spinti anche oltre. Hanno annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia contro Mozzillo e D’Ambrosio chiedendo a tutti i consiglieri comunali di votarla. Una posizione inequivocabile e guerrafondaia che fa presagire un clima infuocato nel prossimo consiglio comunale. Se poi qualcuno dei consiglieri 5 Stelle dovesse improvvisamente fare retromarcia e votare clamorosamente a favore dello strumento contabile proposto dalla maggioranza, in quel caso dovrebbe (per dignità personale) dimettersi, abbandonare la politica e chiudersi in casa a vita.

Mario De Michele

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