CASERTA – “Non rinnoviamo la nostra adesione a questo Partito Democratico e ci dichiareremo indipendenti in seno alla minoranza del consiglio provinciale. Nei prossimi giorni costituiremo un nuovo gruppo consiliare

che si chiamerà Proposta Democratica, esattamente quella che manca in questa Provincia”. Lo annunciano i consiglieri provinciali Antonio Mirra e Emiddio Cimmino, autori di una missiva inviata a Dario Abbate, Enzo Amendola e Pierluigi Bersani – rispettivamente segretario provinciale, regionale e nazionale del Pd. Una lettera dai toni duri e molto critica nei confronti del Partito provinciale. “Questa Provincia – si legge nella missiva – avrebbe assolutamente bisogno di un Partito Democratico capace di aprirsi ai grandi cambiamenti e alle nuove esigenze, forte delle proprie radici, con una solida identità; questo è l’unico modo per rispondere, ai lavoratori in difficoltà, ai precari, ai giovani che si mobilitano in forma spontanea e che spesso s’interrogano sulla nostra difficoltà ad essere al loro fianco: se non saremo noi a farlo lo faranno altri.

 

Il Partito Democratico ha bisogno di strutturare un metodo di partecipazione che riconosca la dignità politica e il valore di ciascuno in base all’impegno, alle capacità ed alla rappresentanza; solo questo gli consentirà di selezionare una nuova classe dirigente ed aprirsi a nuovi contributi da quei mondi che potrebbero guardarlo con attenzione e vicinanza ma che oggi, purtroppo, lo guardano con distacco se non addirittura con diffidenza. A fronte di tutto ciò siamo costretti a constatare nella fase post-commissariale la mancanza di un metodo condiviso per il rilancio del partito, di partecipazione e confronto nelle scelte: il risultato è che si sta reiterando lo stesso percorso che ci ha portato al 2010, mancanza di una “idea politica” per questo territorio e divisioni interne, assolutamente incomprensibili considerato che la evidente mancanza di una leadership riconosciuta dovrebbe imporre la compattezza della squadra – gruppo dirigente”.

Una mancanza di partecipazione che ha avuto ripercussioni e provocato malessere tra alcuni componenti del gruppo consiliare del Pd in Provincia. “Il gruppo consiliare alla Provincia di Caserta è stato inspiegabilmente emarginato dai dirigenti del Partito democratico, pur avendo rappresentato a lungo l’unico riferimento democratico in questa provincia, grazie alle competenze ed alla guida del capogruppo, avvocato Stellato, e all’impegno quotidiano di tutti i componenti sui tanti e gravi problemi che affliggono Terra di Lavoro; la scelta deliberata di una mancanza di confronto con la rappresentanza in seno al consiglio provinciale appare ancora più inaccettabile se si considera che la stessa si basa su di una illogica sopraffazione dei vincitori del congresso sui vinti, illogicità vieppiù inaccettabile in una provincia dove il Partito Democratico sprofonda su percentuali di consenso addirittura inferiori alla metà di quelle nazionali”.

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