Mentre proseguono le consultazioni e resta aperto il nodo dell’ingresso dei politici nel governo, tutti i principali attori seguono con preoccupazione l’andamento dei mercati; destano allarme in particolare l’asta dei Btp e l’aumento dello spread.

Tanto che qualcuno non esclude che si possano accelerare i tempi rispetto a quelli preannunciati questa mattina. Per tutta la mattinata, le delegazioni dei partiti chiamate da Monti sono uscite con lo stesso messaggio: il professore vorrebbe anche politici nell’esecutivo. La sua preoccupazione e’ che i partiti si tengano le mani troppo libere rispetto al programma che il premier portera’ alle Camere. Ma e’ una strada che al Pd giudicano impercorribile: “Teniamo la linea”, hanno assicurato. Non c’e’ nessuna intenzione di aprire una partita dal risultato imprevedibile: il governo dovra’ essere esclusivamente tecnico. E’ la linea che Pier Luigi Bersani confermera’ domani mattina al premier incaricato Mario Monti. Il segretario ha convocato oggi i vertici del Partito democratico in vista delle consultazioni. All’incontro a largo del Nazareno hanno partecipato Enrico Letta, Rosy Bindi, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini. Nel pomeriggio Bersani ha in programma colloqui con altri esponenti di spicco del Pd e domani, prima dell’incontro con Monti, ci sara’ un nuovo vertice con i capigruppo. L’esecutivo “sara’ tecnico con personalita’ di altissimo profilo”, ha ribadito ufficialmente al termine Finocchiaro, “poi il parlamento tornera’ centrale”. Il sostegno politico all’esecutivo sara’ dunque garantito da un ruolo centrale delle Camere. Li’ i partiti potranno concordare sulle riforme istituzionali e sulla strategia per affrontare la crisi. Le misure dovranno essere nel segno dell’equita’, non potranno esserci strappi o forzature ed e’ stato letto con grande favore il riferimento proprio all’equita’ fatto ieri sera dallo stesso Monti. Una sintonia non nuova. Le famose ‘lenzuolate’ di Bersani furono fatte su input dell’allora commissario Ue alla concorrenza Monti. “Dovremo trovare strumenti nuovi di raccordo e confronto tra le forze politiche”, ha chiaro la presidente dei senatori del Pd, “dovremo sperimentare una fase nuova da cui potrebbe nascere un bipolarismo piu’ maturo”. (AGI) (AGI) – Roma, 14 nov. – Se si riaprisse il capitolo tecnici-politici si darebbe la stura a un gioco di pesi e contrappesi infinito. “Invece di generare stabilita’ si genererebbe instabilita’”, ha ammonito un esponente di spicco della minoranza. “L’unica cosa fattibile e’ una cabina di regia in Parlamento”, ha sottolineato lo stesso deputato. Eventualita’, quest’ultima, che Finocchiaro e’ sembrata escludere. Incontrando questa mattina alcuni gruppi politici, Monti ha aperto alla possibilita’ che si creino due tavoli paralleli su economia e riforme, uno fatto da governo e l’altro dal parlamento. “Dovremo trovare strumenti nuovi di raccordo e confronto tra le forze politiche”, ha detto Finocchiaro, “dovremo sperimentare una fase nuova da cui potrebbe nascere un bipolarismo piu’ maturo”. C’e’ chi nel Pd non ha nascosto una certa sorpresa per le richieste di Monti e una certa preoccupazione sui tempi della formazione del governo, che si vorrebbero piu’ brevi. Del resto anche al Quirinale da giorni si preme per tempi rapidi. Monti non ne ha parlato durante le consultazioni, ma ovviamente anche lui segue l’andamento degli indici di Borsa. Nessun commento ufficiale fino a meta’ pomeriggio dal segretario Bersani, che ai cronisti che lo incalzavano sugli ultimi sviluppi ha risposto solo con un sorriso: “Oggi non parlo”.

 

 

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