Silvio Viale, che e’ stato confermato alla presidenza del movimento nel recente congresso di Chianciano, ha precisato: ”Se Berlusconi porra’ la fiducia, mi sembra difficile che possa ottenerla dai deputati radicali, dissociando il merito dal contesto.

Del resto si puo’ dire che la mozione di Chianciano abbia congelato la situazione con il PD, confermando tutte le critiche e tutti gli attriti, ma guardando con attenzione a tutte quelle iniziative politiche che, anche dall’interno del Partito Democratico, possono riportare attenzione verso gli obiettivi storici radicali”. ”Il punto -ha aggiunto Viale- non e’ solo quanti deputati daranno la fiducia al governo, ma quanti e su quali contenuti siano disposti ad una maggioranza diversa. Tutte le indiscrezioni strumentali e interessate che indicano i radicali verso la fiducia al governo non hanno fondamento”

 

Sulle misure i Radicali sono pronti a discutere. “Il 90 per cento corrisponde a grandi linee ai nostri referendum di 15 anni fa”, dice Maurizio Turco. Ma, aggiunge il deputati radicale, “noi siamo all’opposizione e non voteremo al fiducia al governo”.

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