Via Berlusconi o ogni sacrificio sarà inutile. E’ questo il leit motiv delle consultazioni che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha tenuto per tutto il pomeriggio al Quirinale, dove si sono recati i leader dell’opposizione e il ministro dell’economia Giulio Tremonti.

Consultazioni informali dato che il governo è in carica. Appuntamenti comunque importanti perché Napolitano sta dimostrando di non esser più disponibile ad accettare l’immobilismo di un governo che non riesce ad andare oltre le lettere o i grandi annunci. Senza un passo indietro di Silvio Berlusconi “rischiamo di chiedere ai nostri cittadini di fare sacrifici inutili”. Pier Ferdinando Casini riassume cosi’ ai cronisti quanto esposto dalla delegazione del Terzo Polo al presidente Giorgio Napolitano nell’incontro al Quirinale. “E’ chiaro a tutti che l’Italia e’ sorvegliato speciale. Per il mondo, il nostro Paese ha due problemi: la mancanza di credibilita’ del premier e la crisi di un Paese che non cresce. A Napolitano abbiamo espresso la nostra disponibilita’ a concorrere a una fase politica che risolva questi due problemi”, sottolinea il leader dell’Udc. “Non si risolvono i problemi dell’Italia senza risolvere il problema della mancanza di credibilita’ del nostro premier. Rischiamo di fare sacrifici inutili. Sono due questioni parallele e che vanno affrontate insieme. Noi abbiamo detto al capo dello Stato che, nonostante siamo all’opposizione, siamo disponibili a prenderci la nostra dose di responsabilita’ per i sacrifici, ma il problema di Berlusconi esiste e viene immediatamente prima del problema della crescita”, conclude Casini.

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