A Cisl e Uil rinnoviamo l’appello: ritroviamoci a discutere e ricostruiamo le ragioni unitarie. Così il leader della Cgil, Susanna Camusso, dal palco di piazza del Popolo per la manifestazione nazionale dei pensionati dello Spi-Cgil. “Divisi si viene sempre penalizzati”, aggiunge.

“Diciamo anche a Cisl e Uil, abbiamo apprezzato il giudizio che hanno dato sulla lettera all’Ue e che hanno ritrovato la parola sciopero, che sembrava abrogata”, afferma inoltre Camusso. Diciamo al governo che ha fallito, che il suo disegno è stato sconfitto” e “chiediamo a tutti di rimettere al centro il lavoro”, dice il leader della Cgil. “Vorrei dire a Confindustria, che in queste ore ha improvvisamente riscoperto l’amore per il governo che, quella sua richiesta di andare in pensione a 70 anni ce la ricorderemo. Vorremmo che con qualche coerenza difenda gli accordi che abbiamo fatto insieme e che prevedevano l’accompagnamento alla pensione”. Lo afferma il leader della Cgil, Susanna Camusso, parlando alla manifestazione dello Spi. I problemi non si risolvono, aggiunge Camusso, con la logica dei licenziamenti e l’allungamento dell’età pensionabile. “Le pensioni non si possono considerare, né con le finanziarie, né con la lettera all’Ue, l’oggetto su cui fare cassa”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando dal palco di piazza del Popolo per la manifestazione nazionale indetta dai pensionati dello Spi-Cgil “Non abbiamo bisogno di alcun tavolo di discussione, perché il tema dei licenziamenti non è un problema da affrontare e discutere”. Così il leader della Cgil, Susanna Camusso, alla proposta del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, di aprire un confronto con le parti sociali. L’unico confronto possibile, aggiunge Camusso parlando a margine della manifestazione dello Spi-Cgil, “é solo come dare continuità all’occupazione”. “Se l’operazione del governo è quella di cancellare l’articolo 18 e gli ammortizzatori sociali, noi non ci siamo stati e non ci staremo”. Lo assicura il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando dal palco di piazza del Popolo per la manifestazione nazionale indetta dai pensionati dello Spi-Cgil. “Questa è la piazza che ha portato anche alla conquista dello Statuto dei lavoratori: il governo sappia che, né con la lettera all’Ue, né con i provvedimenti di legge, lo cancellerà” I leader sindacali si incontreranno nei prossimi giorni “nel vedere se ci sono convergenze” sul modo di opporsi agli impegni contenuti nella lettera del governo italiano all’Unione Europea a partire sulle norme sui licenziamenti. Lo ha detto il segretario generale Uil, Luigi Angeletti, a margine della manifestazione del pubblico impiego del sindacato in corso a Roma. “Con la Cgil ci siamo sentiti ieri, ci siamo detti che ci saremmo visti nei prossimi giorni. Vediamo se troveremo convergenze” Se il governo “non cambia registro” a partire dagli impegni presi nella lettera all’Unione Europea sulle norme sui licenziamenti, la Uil è pronta a fare lo sciopero generale. Lo ha detto il segretario generale del sindacato, Luigi Angeletti. “Se questo governo non cambia registro – ha detto intervenendo alla manifestazione per lo sciopero del Pubblico impiego che si è appena conclusa a Roma – con la stessa determinazione e con la serenità con la quale abbiamo proclamamto lo sciopero del Pubblico impiego proclameremo lo sciopero generale di tutte le categorie, per tutto il Paese”. Angeletti ha parlato di “scandalosa distanza” tra ciò che serve e ciò che sta facendo il governo.

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