“Apporto immediato di assistenza umanitaria alla popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza, riattivazione della missione EUBAM Rafah, per contribuire a una soluzione che risponda alle esigenze di sicurezza, economiche e umanitarie di israeliani e palestinesi,  favorire la piena attuazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU”.

E’ quanto ha chiesto in una interrogazione al Consiglio dell’Unione europea Nicola Caputo europarlamentare (S&D) per dare soluzione alla drammatica crisi in Medio Oriente e offrire un  supporto alle popolazioni civili colpite dal conflitto.

“Il 17 luglio scorso abbiamo votato a Strasburgo una risoluzione che  chiede la fine immediata dei lanci di razzi su Israele e dell’azione militare israeliana contro Gaza. Nelle ultime ore il Ministro degli esteri Mogherini  è intervenuto alla Camera dei Deputati – sulla situazione in Medio Oriente – esprimendo dolore e cordoglio a nome di Governo, Parlamento e popolo italiano per le dolorose perdite occorse, in un conflitto sempre “più ampio, complesso, drammatico di quanto il già devastante scenario della ciclicità delle crisi medio-orientali non abbia rappresentato nei decenni passati”. Il  Consiglio di Sicurezza ONU all’unanimità “chiede il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario”, “un cessate il fuoco immediato e incondizionato”.

“Bisogna fare ogni sforzo per sostenere un cessate il fuoco immediato, per fermare tutti gli atti di violenza che minacciano i civili e per convincere israeliani e palestinesi a riprendere i colloqui di pace diretti. Ho chiesto in una interrogazione al Consiglio dell’Unione europea,  se  è possibile riattivare la missione EUBAM Rafah, per contribuire a una soluzione che risponda alle esigenze di sicurezza, economiche e umanitarie di israeliani e palestinesi, Quale apporto immediato di assistenza umanitaria è possibile offrire alla popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza. Come si intende operare, nell’immediato, per favorire la piena attuazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1850 (2008), per il raggiungimento di“una pace globale basata sulla visione di una regione in cui due Stati democratici, Israele e Palestina, vivano fianco a fianco in pace con confini sicuri e riconosciuti”.

“E’ necessario riprendere al più presto  colloqui diretti di pace, – conclude il Parlamentare europeo Nicola Caputo –  penso sia indispensabile incoraggiare i principali attori politici regionali, in particolare Egitto e Giordania, a continuare a impegnarsi per placare la situazione. Nell’immediato bisogna supportare la popolazione civile palestinese. I mezzi non violenti sono l’unico modo per raggiungere una pace giusta e duratura tra israeliani e palestinesi. Questi negoziati devono raggiungere risultati concreti e l’UE deve svolgere un ruolo più attivo”.

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