“Sono qui a comunicare a voi che ho scelto di non candidarmi alle prossime elezioni comunali dell’8 e 9 giugno. Una scelta, vi assicuro, che mi lascia un dolore nel cuore incredibile. Ma una scelta inevitabile per poter essere completamente a disposizione dei miei amici in campo, del mio partito, dei miei ideali e per poter ricostruire una classe politica nuova, leale e coerente”. Con una lettera per nulla banale, corredata da 26 “foto ricordo”, Pasquale Fiorenzano annuncia ad amici e sostenitori il suo passo di lato alle amministrative di Aversa. Il consigliere comunale uscente del Pd appoggerà l’ex assessore Marco Girone, in campo nella lista dem come gli altri ex amministratori Elena Caterino e Vincenzo Angelino. Non è una lettera di addio quella di Fiorenzano, ma è intrisa di rammarico e sdegno per “una classe politica preoccupata solo dei risultati elettorali, i soliti lestofanti della politica di nuovo in campo, le solite guerre di correnti e posizionamenti, le vecchie logiche di potere, le storiche famiglie alla ricerca di uno spazio di potere”. L’esponente del Pd racconta il suo disagio e il tentativo di ribellarsi: “Ho provato a reagire, ho provato a mettere da parte tutto ciò ed a rimettermi in cammino, amico su amico, cittadino su cittadino, strada per strada, quartiere per quartiere. Raccontare ed ascoltare. Ricevere i giusti complimenti e le giustissime critiche per costruire un percorso nuovo, trasparente, lontano dalle vecchie logiche e i soliti giochi di potere”. Ma di fronte ha trovato un muro. “Dinnanzi a me – scrive Fiorenzano – avevo due semplici scelte: essere la stessa persona di sempre, con i valori di sempre, con la coerenza di sempre, con la passione ancora viva oppure adeguarmi alla storia, indossare gli abiti della convenienza, della ricerca del risultato personale, del trasformismo mascherato dal patetico slogan “uniti per il bene di Aversa”. Poi l’amara considerazione finale: “Io non riesco proprio a capire come si faccia a cambiare casacca, come si faccia a mettersi insieme a chi ci definiva incapaci, come si faccia a calpestare la storia pur di tornare in consiglio comunale”. Fiorenzano da uomo di partito voterà per il Pd scrivendo il nome di Girone sulla scheda elettorale perché “i sogni non sono fatti per restare nel cassetto, la realtà può nasconderli altro tempo ma l’amore e la passione prima o poi li riaccenderanno…”.

Mario De Michele


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