Dopo il no al piano repubblicano sul debito, la maggioranza democratica al Senato ha fissato per domani alle 13 ora di Washington il voto del piano di Harry Reid in una corsa al foto finish per evitare che martedi’ gli Stati Uniti si sveglino in una situazione di default.

In effetti, piu’ che della proposta di Reid originaria si tratta di quel compromesso che Barack Obama ieri ha chiesto a gran voce al Congresso. I repubblicani, dopo aver ottenuto anche se con una maggioranza risicata di appena otto voti la prova di forza alla Camera facendo approvare il piano di John Boehner, ora al Senato hanno avviato dalla scorsa notte frenetici negoziati con i democratici per poter garantire, in caso di accordo, un rapido passaggio alla misura. Del piano di Reid si manterrebbe, comunque, l’impianto originario di garantire un innalzamento del debito almeno fino alle prossime elezioni del 2012. Punto considerato imprenscindibile da Barack Obama che ha gia’ annunciato l’intenzione di porre il veto a qualsiasi legge sul debito che risolva solo per pochi mesi la questione del debito, come faceva quella di Boehner che voleva rimandare una nuova battaglia in piena campagna elettorale. Ora nelle prossime 24 ore Reid dovra’ ottenere il sostegno di almeno 7 repubblicani – in cambio della promessa di emendamenti bipartisan del testo finale – per riuscire ad ottenere domani la maggioranza a prova di filibuster di 60 voti.

Ecco di seguito il nuovo piano di Reid. – AUMENTO TETTO DEBITO: Il piano concede ad Obama di aumentare il tetto del debito di 2.400 miliardi di dollari in diverse fasi con l’appoggio del Congresso, che potra’ respingere le richieste del presidente. Obama potra’ opporre il veto alle decisioni del Congresso e reinviare la richiesta, che il Congresso potra’ respingere solo con una maggioranza di due terzi del Congresso. – TAGLI ALLE SPESE: I tagli sono per 2.200 miliardi di dollari. Non e’ previsto nessun aumento delle tasse ne’ cambi ai programmi sociali, quali il Social Security e il Medicare. Il piano prevede la creazione di una commissione per determinare ulteriori risparmi nella sanita’ e nella revisione del codice fiscale. I programmi discrezionali saranno tagliati di 752 miliardi di dollari in dieci anni. Il livello delle spese discrezionali e’ previsto a 1.045 miliardi di dollari pe ril prossimo anno fiscale, ovvero 4.000 miliardi di dollari in meno rispetto ai livelli attuali. E’ previsto un tetto alle spese militari e di sicurezza per i prossimi due anni fiscali. Il piano anticipa risparmi per 1.044 miliardi di dollari con la fine delle guerre in Iraq e in Afghanistan. I risparmi dalla riduzione degli interessi sul debito si attestano a 376 miliardi di dollari.

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