“De Magistris si preoccupa delle buche di Volla? C’è ben altro purtroppo. Il futuro della Città metropolitana parte dalle attuali vessazioni che si stanno maturando nei confronti della Provincia. Tagli allucinanti che rischiano di mettere in ginocchio servizi fondamentali nel settore della scuola, dei trasporti, della viabilità, dell’ambiente, dell’assistenza. Giovedì avremo un importantissimo incontro a Roma all’Upi, dove faremo il punto reale della situazione, ma il cielo è decisamente nero”.Così il presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo  in una sua dichiarazione relativa al futuro della Città metropolitana ed ai tagli decisi dal Governo che interessano le Province“Ancora una volta – ha continuato Antonio Pentangelo – mi trovo a combattere affinché Napoli non subisca tagli spropositati, quasi il doppio di Roma e Milano. La Città metropolitana già nasce zoppa per colpa di una legge scritta malissimo, e fra meno di un anno si troverà a gestire con strumenti inadeguati una situazione decisamente critica sotto il profilo dei servizi primari. Roma sta tagliando tutto ciò che è alla base di uno stato sociale dignitoso, colpendo attraverso noi, anello debole della catena, le esigenze base della comunità. Si prospetta un panorama insostenibile di cui darò conto nei dettagli la prossima settimana. Non è allarmismo né speculazione politica purtroppo, anche perché gestirò ancora per qualche mese un’istituzione che dovrà passare la mano. Temo però che quello che ci prepareremo a vivere in termini di bilancio colpirà molti. Noi non possiamo più amministrare, purtroppo siamo solamente dei notai che certificano decisioni prese in sede centrale. Ma è bene che De Magistris e tutti i sindaci della provincia di Napoli sappiano che quello che si sta consumando in termine di tagli alle risorse per il territorio – conclude Antonio Pentangelo – ha del vergognoso. Anzi auspico che anche loro intervengano sul Governo perché, al di là degli schieramenti politici, la Provincia di Napoli e quindi, la futura Città metropolitana di Napoli, non può permettersi di subire questi pericolosissimi salassi”.

 

 

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