Giuseppe Massaro boccia la richiesta di Antonio Sorvillo e Nicola Margarita (Fare Democratico per Orta Verde) e di Antonio Chianese (Orta Democratica) di inserire all’ordine del giorno dell’assise del 15 aprile un’interrogazione al sindaco Antonino Santillo sulla situazione politico-amministrativa (foto in basso). Appigliandosi a questioni regolamentari il presidente del civico consesso ha impedito la discussione democratica su una questione che riveste un importante valore non solo all’interno dell’amministrazione ma anche nei confronti dei cittadini che hanno il diritto di conoscere le recenti dinamiche politiche che hanno determinato un nuovo assetto consiliare in maggioranza. Quale sede migliore dell’assemblea consiliare? Quale modo più trasparente per spiegare agli elettori perché quattro consiglieri sono stati cacciati all’opposizione? Quale occasione più propizia per fare chiarezza sul nuovo quadro politico, molto diverso da quello uscito dalle urne? Evidentemente si tratta di una questione troppo spinosa che potrebbe far vacillare la maggioranza. Da qui il “no” di Massaro. Siamo tutti d’accordo sul fatto che lo statuto e il regolamento del consiglio vanno rispettati, ma di fronte a una discussione sulla nuova geografia politico-amministrativa finalizzata a fare chiarezza, la massima carica istituzionale avrebbe potuto-dovuto far prevalere l’elemento democratico della richiesta a discapito dei cavilli procedurali. Massaro invece ha preferito un altro braccio di ferro. Un modo per guadagnare tempo per consentire a Santillo di aprire i battenti di un altro, l’ennesimo, mercatino delle pulci. Ma Sorvillo, Margarita e Chianese non demordono. Non si sono fatti imbavagliare. Oggi hanno protocollato una richiesta di integrazione dei punti all’odg per discutere della situazione politico-amministrativa, della verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche di sindaco e assessori e della relazione annuale della giunta al consiglio sulla propria attività. In caso di mancata integrazione i tre consiglieri hanno chiesto la convocazione del primo consiglio utile per inserire all’odg i punti indicati nella loro richiesta. Sorvillo e Margarita di Fare Democratico per Orta Verde, di cui è leader Ferdinando D’Ambrosio, e Chianese di Orta Democratica, lista ideata dal sindaco ma che ormai non fa più riferimento a lui, non pongono una questione di poltrone. Il tema non è cambiare la giunta per spartirsi gli assessorati. Si tratta di spiegare alla gente come e perché è mutato l’assetto della coalizione. E soprattutto di fare un bilancio sul programma elettorale. I tre consiglieri vogliono risposte sul flop amministrativo a quasi un anno dall’insediamento. Legittimo, no? Il “niet” di Massaro è la conferma che nella maggioranza a dettare la linea sono lui, il suo fidato alfiere Salvatore Del Prete “Magò” e Gianfranco Piccirillo, cugino di Santillo e cognato dell’assessore Annalisa Cinquegrana, che dovrà spiegare ai cittadini cos’ha prodotto perché sembra un fantasma. Il sindaco e i suoi supporter hanno voluto dare un’altra prova di forza sfilando Gennaro Colella a Coraggio e Raffaele Lampano e Ciro Palladino a Orta al Centro. Poi, con un atto d’imperio mai visto prima, la fascia tricolore ha cacciato Tiziana Dirasco, Giovanna Migliore, Imma Liguori e lo stesso Lampano dalla maggioranza. Ora i nodi vengono al pettine. È stato Santillo ha provocare la resa dei conti tra il suo gruppo (Massaro, Del Prete e Piccirillo) e la maggioranza dei consiglieri comunali (si potrebbe arrivare addirittura a 12). Rimandare la discussione sul nuovo equilibrio consiliare non fa uscire il sindaco da un cul de sac nel quale lui stesso si è infilato. Ora lo attende un bivio. Se non getterà a mare le zavorre Massaro, Del Prete “Magò” e Piccirillo la barca affonderà. Se cambierà rotta, dando il giusto peso alle altre componenti della maggioranza e ricucendo con i quattro consiglieri silurati, probabilmente si salverà e salverà l’amministrazione. Ma c’è un presupposto ineludibile: la squadra di governo dovrà ingranare la quinta. Finora sembra procedere con la retromarcia.

Mario De Michele

LA RICHIESTA DEI TRE CONSIGLIERI

ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 APRILE



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