Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ha annunciato che si recherà all’istituto minoriale “Cesare Beccaria” di Milano, da cui sono evasi sette ragazzi, di cui due ripresi e uno tornato autonomamente, e promette che si impegnerà affinché vengano messe in maggiore sicurezza “tutte le carceri italiane”. Il sindaco di Milano Beppe Sala: “Non c’è più spazio per chiacchiere o affermazioni generiche di sconcerto”. “Prima di tutto solidarietà agli agenti feriti e intossicati”, ha detto Salvini a margine di una visita alla fondazione ‘Eris Onlus’ a Limbiate, in Brianza, commentando i disordini seguiti alle evasioni. “Parlavo con diverse istituzioni, diversi colleghi ministri ieri e non è possibile. Non è possibile evadere così semplicemente. E quindi – ha proseguito il vicepremier – ringrazio le forze dell’ordine per quello che stanno facendo in queste ore che per molti sono di gioia, di pranzi, di cene. Però per chi indossa una divisa sono di fatica, di lavoro e di impegno. Ci sarò oggi per incontrare il direttore, per capire come mettere in maggiore sicurezza non solo il carcere minorile di Milano ma anche tutte le carceri italiane perché troppo spesso ci sono episodi violenti. Quindi bisogna permettere a donne e uomini della penitenziaria di lavorare tranquilli”. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Milano. “Io il Beccaria lo conosco bene”, ha scritto Beppe Sala su Facebook. “L’ultima mia visita risale a poco tempo fa, per la precisione a settembre. E comunque più volte ci sono stato insieme a Don Gino Rigoldi. Sempre insieme a lui abbiamo fatto continui richiami ai Governi che si sono succeduti per mettere mano a questo problema ormai fin troppo evidente. Perché non c’è proprio più spazio per chiacchiere o affermazioni generiche di “sconcerto”. Il Beccaria era un carcere modello. Lo era nel passato, in un passato ormai remoto. Da quasi vent’anni non c’è un Direttore, e ce la si è cavata con dei “facente funzione”. Da una quindicina d’anni ci sono lavori in corso, che non finiscono mai. Questa è la situazione. Chi si vuole scandalizzare per l’accaduto è libero di farlo. Ma la realtà va guardata in faccia”. Il leader della Lega ha commentato anche la manovra che il Parlamento sta licenziando in questi giorni: “Siamo qua da due mesi”, ha detto Salvini. “Sono felice e penso che l’intero governo italiano sia apprezzato dei cittadini per come si sta muovendo con praticità in un momento difficile”. Per il ministro delle Infrastrutture, “è una manovra difficile: c’è la guerra, c’è ancora il Covid, c’è la crisi energetica. Mettere 20 miliardi nelle tasche di famiglie che hanno più bisogno di altri è importante. Poi è vero che non c’è tutto per tutti. Però lo stop alla legge Fornero c’è, l’innalzamento della flat tax c’è, l’intervento sugli stipendi bassi e le pensioni basse c’è. E’ un buon inizio”. Nella Lega, ha assicurato il segretario, “ci saranno nuovi ingressi, non nuove uscite”. E rispondendo a una domanda sul Comitato Nord, ispirato da Umberto Bossi, Salvini ha rivendicato che “l’autonomia la porta a casa la Lega, non altri”. Quanto all’attività del suo ministero, “dopodomani – ha detto Salvini – ci sarà una riunione a Chigi per sbloccare più di quattro miliardi di opere pubbliche, di Anas, in tutta Italia”.

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