Chiudo io, chiudi tu, io chiudo di più. Ci risiamo, è ricominciato il valzer delle chiusure. Da lunedì la Campania è di nuovo in zona rossa: dopo un anno dall’inizio della pandemia. Nemmeno tre giorni ed ecco che arriva l’ordinanza di De Luca, come ai tempi andati della prima e seconda on data. Mentre già si intravede il nuovo Dcpm di Draghi. De Luca ha deciso che fino al 21 marzo, in tutta la Campania piazze, parchi urbani, ville comunali, di lungomari e giardini pubblici debbano restare chiusi. Aperti solo per i residenti delle aree interessate e per il passaggio. Dal 12 e fino al 21 stop anche a fiere e mercati, anche quelli quelli rionali o settimanali, chiusura valida anche per i venditori di per i generi alimentari. La chiusura di lungomari, piazze, ville comunali e parchi urbani non sarà attiva nella fascia oraria 7.30-8.30, come si diceva è sempre concessa la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private. “I soggetti competenti garantiscono la chiusura di eventuali porte e varchi di accesso”, si precisa dalla Regione. Intanto è in arrivo il nuovo Dcpm che potrebbe contenere altre ‘restrizioni’. Si parla di coprifuoco anticipato alle ore 8 e chiusura di moltissime attività nei fine settimana. Come dire: chiudiamo sempre di più come se non fosse già trascorso un anno dall’inizio di una pandemia che oggi avrebbe dovuto trovarci più preparati. Ed invece non sembra essere così!

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