«Quando torniamo da Udine? Sono fatti nostri. Dobbiamo tornare in sicurezza. Arriveremo in tarda mattinata del venerdì a Capodichino» dice Aurelio De Laurentiis col sorriso. Lo scudetto è lì a un passo, tutto intorno c’è voglia di festa. «Il ritorno lo dobbiamo organizzare, dobbiamo anche pensare agli allenamenti che verificheremo con Spalletti strada facendo. Domenica avevamo preparato una festa. Eravamo pronti a scendere in campo con Paolo Sorrentino, ma abbiamo dovuto rimandare. Allora mi è venuto in mente – vista la limitazione del settore ospiti quando si va in trasferta – di dare vita a una implementazione dei due maxi schermi presenti al Maradona con altri otto schermi, due per ogni settore. Istituiremo un prezzo simbolico di 5 euro, tutto sarà devoluto in beneficenza. Le Autorità ci hanno dato l’ok, tutti insieme ci auguriamo di accompagnare la squadra verso il traguardo. La festa che avevamo previsto domenica la riproporremo contro la Fiorentina». Giovedì tutti allo stadio, anche senza squadra: «La prelazione riguarderà solo gli abbonati. Purtroppo, non avendo troppo tempo, la prelazione durerà fino alle 18 di oggi. Dopodiché andremo in vendita libera perché dobbiamo dare a tutti la possibilità di venire, si procederà sempre con Ticketone. Ci saranno anche 1800 tifosi in trasferta con noi a Udine» ha spiegato De Laurentiis in conferenza stampa dalla Prefettura. «Il mio entusiasmo è immenso. Ho sempre sentito che non volevo vincere lo scudetto, a maggio scorso dissi di voler vincere lo scudetto e ci fu sgomento negli sguardi di chi mi ascoltava. Ho entusiasmo nel vedere la gioia di quanto questa vittoria rappresenti nella vita di tutti voi. Questo è un bel film, universale, rappresentativo della nostra capacità di fare bene. Vedere l’entusiasmo per strada, a cui ho un po’ collaborato, mi inorgoglisce. Sto vivendo questo momento al meglio nonostante tutto il caos che stiamo affrontando dal punto di vista organizzativo. Domenica non si poteva camminare a Fuorigrotta. Il nostro ciclo vincente si è aperto tempo fa. Ma l’irregolarità costante ci ha penalizzato. Qualche volta siamo arrivati secondi ma potevamo arrivare primi se… Sento di aver vinto altri scudetti, sicuramente quello dell’onestà che è la prima regola della mia vita».

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