Quell’allarme scattato nel cuore della notte li ha fatti ripiombare nell’incubo vissuto esattamente 6 anni fa, quando un commando armato fino ai denti fece irruzione in casa loro e sequestrò per ore le figlie e la babysitter. Per fortuna stavolta il sistema d’allarme, collegato al centro operativo delle forze dell’ordine, ha evitato il peggio per il sindaco Marcello De Rosa e la sua famiglia. L’abitazione del primo cittadino è stata presa di mira da una gang di tre malviventi che hanno cercato di introdursi nella sua casa per mettere a segno una rapina. Appena si sono avvicinati all’immobile si è attivato l’allarme costringendo i banditi alla repentina fuga. Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza si notano tre persone incappucciate munite degli “attrezzi da lavoro” di professionisti, “specializzati” in furti e rapine in abitazioni. Tra le altre cose brandiscono delle ventose alimentate da batterie che servono ad aprire in un baleno le porte delle case. Che si trattasse di esperti lo si deduce anche dal fatto che i malviventi si sono velocemente dileguati consapevoli del tipo di sistema di sorveglianza.

Infatti nel giro di pochissimo i carabinieri sono giunti presso la casa del sindaco De Rosa e hanno dato la caccia ai delinquenti. Gli uomini dell’Arma hanno scoperto che i componenti della gang, prima di far perdere le proprie tracce, si sono rifugiati nella scuola media di Casapesenna, che dista poche centinaia di metri dall’abitazione del primo cittadino. I delinquenti hanno anche provocato danni alla struttura. Quasi sicuramente è solo un caso che nello stesso giorno di 6 anni fa furono sequestrate la babysitter e le figlie del sindaco. Ma non di meno, essendosi i fatti svolti per fortuna con modalità diverse, la famiglia De Rosa ha vissuto un’altra esperienza terrificante proprio alla luce di quel maledetto 26 novembre del 2014.

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