Non ha la patente e non sa guidare: mamma uccide la figlia unica di sei anni (ne avrebbe compiuti sette a maggio) facendo retromarcia con un’auto di grossa cilindrata. La tragedia alle tre e mezza di ieri, nel parcheggio deserto di una villa comunale ai Casalnuovo. Qui Rosa Palma, 33 anni, si è messa da sola alla guida di un’Audi A3 duemila turbodiesel mentre la figlioletta e il compagno aspettavano all’esterno della vettura, qualche metro dietro l’automobile, davanti a un palo della segnaletica stradale. L’ipotesi è che Rosa volesse imparare a guidare. Ma quando si è messa al volante e ha acceso il motore invece di innescare la prima avrebbe messo la retromarcia. Un errore fatale. L’auto ha investito in pieno la sua unica figlioletta, Aurora Napolitano. La piccola è rimasta schiacciata tra la parte posteriore della macchina e il palo di ferro. Il compagno della donna, in preda alla disperazione, ha tentato di fermare la corsa folle della vettura. L’uomo ha preso a manate l’Audi, tanto che si possono ancora distinguere i segni della pressione delle sue mani sul portabagagli. Ogni tentativo di frenare la macchina è fallito. La piccola Aurora travolta dalle lamiere e dagli pneumatici. Una corsa molto breve che ha provocato un impatto potente da straziare il corpicino di una bambina «esile e bellissima», come tutti la descrivono. Sul posto i carabinieri del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna. In un primo momento le forze dell’ordine erano state allertate dalla falsa notizia di un pirata delle strada che aveva travolto e ucciso una bambina che si era dato alla fuga senza soccorrere la piccola vittima. Ma quando i militari sono giunti in via Buccafusca, periferia meridionale di Casalnuovo, dove c’è un grande parcheggio che dà l’accesso a una villa comunale e a un’isola ecologia, la scena è stata quella di una tragedia senza fine. Rosa Palma, la mamma della piccola, piangeva a dirotto e urlava davanti al corpo senza vita della bambina, riverso sul marciapiede. Anche il compagno della donna urlava e piangeva. Era dolorante per le ferite riportate nel tentativo di fermare a mani nude la macchina. Poco dopo è sopraggiunta un’ambulanza che ha portato l’uomo al pronto soccorso dell’ospedale La Schiana di Pozzuoli, dove i sanitari gli hanno diagnosticato una serie di ferite non gravi. Rosa Palma è stata condotta nella vicina caserma dei carabinieri, la tenenza di Casalnuovo. I militari l’hanno interrogata a lungo. Secondo quanto finora emerso alle tre del pomeriggio Rosa Palma, il compagno e la figlioletta si sarebbero allontanati dal quartiere napoletano di Ponticelli, dove risiedono, a bordo dell’Audi A3 che è nella disponibilità del fidanzato della donna, nel frattempo separata dal marito. L’obiettivo, sempre in base alle indiscrezioni, era di andare in un posto distante e discreto per non dare troppo nell’occhio di parenti, amici e conoscenti. Ma una volta nel parcheggio desolato di Casalnuovo Rosa Palma avrebbe espresso il desiderio di guidare l’auto da sola. La donna però, secondo quanto finora appreso, è sprovvista di patente e non sa guidare. Il compagno ha assecondato Rosa ed è sceso dall’auto con la bambina. I due si sono piazzati dietro la macchina, ad alcuni metri di distanza. Ma Rosa Palma quando ha avviato la vettura ha innescato la retromarcia e in un attimo ha preso in pieno la figlia. La piccola è spirata quasi subito. L’auto è stata sequestrata. La salma di Aurora si trova adesso all’obitorio del policlinico per l’esame autoptico.

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