A ventiquattr’ore dalla bomba che ha seminato il panico nella zona di via Diocleziano, un altro ordigno della è stato fatto esplodere al quartiere di Pianura, dove un ordigno è stato fatto brillare la scorsa notte in via Evangelista Torricelli, nei pressi del portone di ingresso del civico 372. La detonazione non ha causato danni o feriti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Bagnoli, che indagano sull’accaduto. Benzina sul fuoco in un clima già avvelenato dai rischi di nuove faide a macchia di leopardo. Ma, soprattutto, la conferma amarissima di ciò che sta diventando la guerra tra bande di camorra a Napoli: una lotta senza quartiere che persegue finalità para-terroristiche, seguendo una precisa strategia della tensione che punta a indebolire gli avversari di turno, ma soprattutto a instaurare tra i residenti un clima di soggezione e timore. Un boato fortissimo ha scosso le fondamenta del palazzo, ma fortunatamente la detonazione non ha causato alcun danno o ferito: danneggiate solo alcune vetrate del palazzo. Il raid di via Torricelli avrebbe come obiettivo un pregiudicato 21enne che sconta nel palazzo preso di mira gli arresti domiciliari e che sarebbe coinvolto in affari di droga, probabilmente per una partita di sostanza non pagata ai fornitori. Sul posto sono poi giunti i carabinieri della compagnia di Bagnoli, che adesso indagano sull’episodio. Indagini in corso per chiarire matrice dell’evento e dinamica. Non si esclude che l’attentato dinamitardo possa essere collegato con quello di via Diocleziano, dove ad essere preso di mira era un negozio di telefonia mobile; e che – dunque – rientri nella guerra che si è riaperta tra clan che puntano al controllo delle attività illecite per il controllo sull’area occidentale di Napoli. Particolare inquietante: si tratta comunque della seconda bomba esplosa a Napoli in due giorni, addirittura la sesta dall’inizio del mese.

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