NAPOLI – Un arsenale al servizio della camorra è stato scoperto dalla polizia nel corso di una perquisizione svolta nel laboratorio di Ciro De Magistris, pregiudicato napoletano di 48 anni, considerato l’armiere del clan ‘Contini’ e già agli arresti dallo scorso 22 ottobre.

Nascosti in uno scaldabagno, gli agenti hanno trovato 17 pistole, tra cui una penna-pistola, oltre un migliaio di munizioni di calibro diverso e pezzi di armi di vario genere. All’interno dei locali, sorvegliati da un sofisticato sistema di videosorveglianza, con una microtelecamera, vi erano numerosi attrezzi da lavoro: una pressa cartucce, una camera da scoppio per la prova delle armi, numerosi proiettili, una pistola giocattolo, canne in ferro tubolari con filettature di diverse dimensioni, un punzonatore in acciaio. Contestualmente un’altra perquisizione è stata svolta in un altro locale nella disponibilità di De Magistris al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati un giubbotto antiproiettile, un metal detector, quattro apparati ricetrasmittenti e varie riviste di armi. La convivente di De Magistris, Maria Taurisano di 39 anni, conosciuta negli ambienti criminali come ” a cinese” è stata arrestata per associazione a delinquere, traffico di armi e ricettazione. Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa anche a carico di De Magistris che era stato arrestato lo scorso 22 ottobre perché trovato in possesso di una pistola calibro 6,35, completa di caricatore con all’interno 8 proiettili, nonché di ulteriori 15 cartucce, custodite all’interno di una delle tasche del pantalone indossato. I poliziotti all’epoca sequestrarono anche i locali dove l’uomo era solito modificare, riparare e provare le armi che, di volta in volta, gli venivano affidate, presumibilmente anche da appartenenti al Clan Vanella-Grassi che si sono rivolti a lui nel corso della cruenta guerra di camorra di Scampia. Nel corso di quell’operazione gli agenti scoprirono il laboratorio di via Cirillo in cui sono tornati oggi. Dopo l’arresto di De Magistris, su delega della Dia di Napoli, i poliziotti hanno svolto ulteriori indagini grazie alle quali è stato accertato il collegamento con episodi criminosi del passato e la cessione di armi a vari clan. De Magistris viene indicato anche nelle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, fino ad oggi conosciuto come “Ciruzzo òcarrozziere” e mai identificato compiutamente.

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