CASTELVOLTURNO – E’ proprio vero, il clan Bidognetti sul litorale domizio, anche prima dell’ascesa del killer stragista Giuseppe Setola, per quanto riguarda le estorsioni, non risparmiava nessuno.

Dalle indagini della Dda di Napoli, che ha trovato riscontri alle parole del collaboratore di giustizia Giuseppe Cecoro, è emerso che persino i gestori delle case di riposo per anziani erano costretti a pagare il pizzo. Una sorta di tassa della tranquillità. Sotto estorsione erano l’ospizio “Svizzero” e villa “Merili Anna”. A gestire il business illecito per conto dei bidognettiani era il ras Maurizio Lavoro. “Erano sottoposte ad estorsione – h raccontato il pentito Cecoro ai pm della procura di Napoli – anche le case di riposo per anziani, mi riferisco in particolare a quelle che si trovano sul litorale domizio. Ricordo l’ospizio “Svizzero”, sito sulla Domiziana, nei pressi del Villaggio Del Sole. Il proprietario è di Castelvolturno, un tempo aveva diverse ambulanze che metteva a disposizione della clinica Pinetagrande. Ricordo ancora villa “Merili Anna”, nella zona di “Bagnara”. Poi “Due Torri” di Baia Verde, “Villa Verde” e la “Pinetina”, nessuno era escluso”. “Materialmente andavano io e Maurizio Lavoro a riscuotere le tangenti”, ha rivelato Cecoro. Da qualche tempo, comunque, il grupo Bidognetti è da ritenersi in difficoltà, falcidiato dagli arresti e dai pentimenti dei suoi uomini di punta. Nel corso degli ultimi anni, alla collaborazione di Luigi Diana (“o manovalaccio”), si sono aggiunte quelle particolarmente importanti dell’ex capoclan Domenico Bidognetti, detto “bruttaccione”, che aveva avuto importanti incarichi di vertice. E poi Anna Carrino, compagna del capo storico dei Casalesi Domenico Bidognetti, alias “Ciccioto ‘e Mezzanotte”. Se questi dati vengono letti unitamente alle pesantissime condanne inflitte a numerosi esponenti della cosc, può giungersi alla conclusione di un pesante ridimensionamento del gruppo che già da tempo, del resto, era in posizione subordinata rispetto a quello degli Schiavone. All’interno di quest’ultima consorteria mafiosa, rimasta egemone, sono pure in atto importanti movimenti per ricostruire gli equilibri di potere.

 

Carlo Pascarella

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