CALABRITTO – Un giovane di 37enne si è tolto la vita impiccandosi a Calabritto in provincia di Avellino.  Il giovane, molto probabilmente, non ha retto alle crescenti difficoltà nel campo occupazionale ed ha deciso di farla finita. Al momento lavorata con un contratto a termine ma sognava di poter svoltare, di smetterla con la precarietà. Con i continui problemi dei contratti a termine che ti impediscono di pianificare il futuro con tranquillità.

Il giovane, Antonio Spatola, era solo in casa. A ritrovare il corpo il fratello che ha immediatamente allertato il personale del 118 che non ha potuto far nulla se non accertare il decesso dell’uomo.

Antonio era molto conosciuto in paese e il suo gesto ha lasciato incredula la comunità. Intanto arrivano le prime reazioni politiche.“Di fronte a tragedie simili – commenta il segretario del Prc Tony Della Pia -ogni parola rischia di essere ipocrita, invadente, addirittura cinica ma, vigliacco sarebbe per chi come me dedica parte delle sua vita all’impegno civile e politico, far finta di non vedere, girare la testa dall’altra parte. Non conoscevo Antonio, tuttavia so che in questa terra, l’Irpinia, bella ma anche maledetta, altri vivono gli stessi sentimenti che l’anno spino a compiere un gesto di disfatta,una miscela di paure, disillusioni, sofferenze soffocate nel profondo delle viscere, incertezze. L’Irpinia nonostante le sue enormi potenzialità oggi è terra di nessuno, alle perenni emergenze la grave crisi economica somma terribili macro – sconfitte: assenza di umana socialità , desertificazione occupazionale, servizi medioevali. Qui viviamo soli, logorati da una provocata inerzia morale. Martha Medeiros, giornalista  brasiliana,scrisse : ” Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia,chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi conosce.[  ]Lentamente muore chi non capovolge il tavolo [  ] ” . E’ giunto il momento di capovolgere il tavolo perchè altri non soffrano il dolore sopito nelle pieghe più riposte. “

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