La politica passa. Gli uomini restano. Non vale per i vertici di “Progetto Gricignano”. Le scelte pseudo-politiche del movimento sono state utilizzate come una clava per annichilire Gianluca Di Luise con la violenza di una baby gang. Il consigliere comunale uscente è passato dalle stelle alle stalle a causa di una “strategia” spietata e senza scrupoli. Partiamo dall’inizio per ricostruire una vicenda talmente squallida che, ne siamo certi, rimarrà impressa per sempre nelle pagine nere della malapolitica locale. Qualche giorno fa il gruppo “Progetto”, assieme a “Gricignano in Movimento”, che fa riferimento all’apprezzato commercialista, ha ufficializzato a mezzo stampa la candidatura a sindaco di Di Luise alle comunali di Gricignano. Ecco il testo integrale della nota: “È una scelta di elevato profilo politico ed amministrativo giunta al termine di un ampio confronto tra gli esponenti dei circoli politici e le espressioni migliori della società civile. Il dottore Gianluca Di Luise, stimato professionista nonché attuale consigliere comunale, è il candidato sindaco giusto per guidare una coalizione vincente capace di assicurare il buon governo di Gricignano per gli anni a venire. La riflessione ed il confronto, che hanno portato all’unanime scelta di Gianluca Di Luise, hanno fatto emergere una grande passione civile e politica riconosciuta da tante donne e tanti uomini che saranno protagonisti di una campagna elettorale ricca di entusiasmo, mobilitazione e partecipazione”. Nulla da dire. Scelta di spessore. Di Luise ringrazia gli alleati e si mette in moto per allestire la lista. I candidati toccano quota 14. Praticamente tutto pronto per affrontare la contesa elettorale. In un mondo in cui la politica passa e gli uomini restano nessuno avrebbe nutrito dubbi sulla candidatura a sindaco di Di Luise. Ma una parte della pseudo-classe dirigente gricignanese è composta, per dirla con Sciascia, da “omminicchi”, da “uomini senza qualità” (Musil) che nella veste di politici assomigliano a Pulcinella e Arlecchino. Infatti, come se fossimo a Carnevale, gli “omminicchi” hanno incenerito Di Luise come un fiammifero. Alle sue spalle hanno chiuso un nuovo accordo con Michelina Caiazzo, combattiva esponente dell’opposizione e persona valida. Sarà lei il candidato sindaco di una coalizione formata anche da “Progetto Gricignano”. La Caiazzo non c’entra, sia chiaro. Ma tutto è avvenuto come se nulla fosse. Come se l’intesa precedente fosse carta straccia, incluso il comunicato stampa. Come se Di Luise fosse carne da macello. Il sommo poeta direbbe: “E ‘l modo ancor m’offende”. Ma gli strateghi d’accatto non leggono Dante. I dinosauri della prima Repubblica con i capelli bianchi preferiscono la matematica alla letteratura. È più utile per contare i soldi provenienti dal pozzo senza fondo della sanità “meticcia”. E i nipoti sempre sorridenti smentiscono pure il motto popolare: “Il riso abbonda sul volto degli stolti”. Questi figuri non sono per nulla stupidi. Sono diabolici e senza umanità. Il loro slogan è: “Money, money, money”. Per quello che hanno combinato a Gianluca Di Luise servono scatole Maalox. Meglio comprarle in una farmacia privata.

Mario De Michele

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