Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è in prefettura, a Napoli, ed ha sottoscritto con il governatore Vincenzo De Luca il ‘Patto per la Campania’, primo degli accordi territoriali previsti dal Masterplan per il Mezzogiorno a essere firmato. L’accordo è stato ratificato alla presenzadel sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Il ‘Patto’ impegna il Governo a una serie di investimenti, concordati con la Regione, in numerosi settori: infrastrutture, cultura, ambiente, attività produttive.


“E’ finito il tempo in cui si buttavano via i fondi europei”. Ha detto Renzi nella conferenza stampa dopo la firma del patto. “Finalmente si fa sul serio, l’epoca degli sprechi la mettiamo in soffitta facendo le cose serie partendo dal Mezzogiorno”.

Gli investimenti annunciati nel Patto per la Campania “sono una risposta di medio-lungo periodo all’emergenza criminalità”. Sottolinea Renzi, a due giorni dall’ultimo raid di camorra nel rione Sanità. “Se crei le condizioni per gli investimenti e la spesa dei fondi pubblici – ha aggiunto il premier – e crei lavoro, opportunità in modo non episodico, dimostri che la politica ha un senso”. Dopo la firma del Patto, Renzi ha incontrato una delegazione del rione Sanità e annunciato la visita del ministro dell’Interno Angelino Alfano in settimana.

Napoli e la Campania “non hanno mai ottenuto tale attenzione da nessun Governo”. Sottolinea dal canto suo il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, prima della firma con il premier Renzi del patto che mette a disposizione 9,5 miliardi di risorse da qui al 2020. “Una grande sfida che dobbiamo vincere insieme – aggiunge – con interventi che andranno da Bagnoli a Pompei, dalla rimozione delle ecoballe a Paestum e alla reggia di Caserta. Turismo, cultura, bonifiche, lavoro. Stiamo svoltando, in Campania. Il Patto è ossigeno che diamo all’economia del territorio, e anche risposta più efficace sul medio periodo ai problemi della delinquenza organizzata. Creare lavoro, aprire cantieri, dare opportunità anche ai giovani. Occorrerà intervento repressivo ma sarà decisivo anche il tipo di sviluppo che riusciremo a creare”. Dal canto suo la Regione sta “creando le precondizioni” per spendere i fondi disponibili, “ad esempio dotandosi delle strutture organizzative e di supporto che finora mancavano”. E nei prossimi due mesi “verranno cancellate due delle anomalie che finora sporcavano l’immagine della Campania e del Paese”: le barelle nei corridoi dell’ospedale Cardarelli e il via alle rimozione delle ecoballe, con la prima riunione delle imprese vincitrici dell’appalto in programma martedì prossimo. La sfida del Patto, per De Luca, consiste nel “riportare la Campania nel contesto competitivo mondiale”, puntando sullo sviluppo, “affrontando le emergenze ambientali e idrogeologiche” ma anche “riorganizzando i servizi di civiltà su livelli europei”. Una grande vetrina saranno le Universiadi, con 15-20 mila arrivi stimati: “Ci saranno problemi enormi, dall’impiantistica alla sicurezza, ma la Campania mostrerà al mondo il suo volto migliore”.

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