Oltre 400 anni di carcere per 53 imputati del processo Spartacus III. A chiederli il pm Francesco Curcio al termine della requisitoria finale del processo nato dal ritrovamento della pen drive nell’abitazione del capozona del clan dei Casalesi Vincenzo Schiavone, detto copertone, deceduto nel 2011, dove vi era la lista di nomi degli imprenditori soggetti ad estorsione e l’ammontare degli stipendi agli affiliati. La pena piu’ alta, a 24 anni di reclusione, e’ stata chiesta per Nicola Panaro, mentre per ol boss Antonio Iovine, detto o’ ninno, il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 11 di carcere. Quindici anni di carcere, invece, sono stati chiesti per il ‘capo dei capi’ Francesco Schiavone detto Sandokan, mentre 8 anni per Alfonso Cacciapuoti.

Le estorsioni sono state compiute, stando all’accusa, per la costruzione della linea ferroviaria dell’Alifana, ma anche per alcune opere private e pubbliche a Santa Maria Capua Vetere e San Prisco. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Pierluigi Picardi, si pronunceranno a maggio.

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