Da anni in provincia di Caserta e in particolare nell’Agro aversano siamo abituati, ahinoi, ad assistere al misero sgretolamento dei paladini della legalità che al netto delle chiacchiere e alla prova dei fatti si palesano come dei giganti mediatici dalle gambe d’argilla. Al Comune di Trentola Ducenta ad esempio spira una brutta aria. In appena un mese i carabinieri hanno bussato ben tre volte alle porte degli uffici. Quello che si occupa di lavori pubblici e urbanistica è il più visitato dai militari dell’Arma. Stamattina su delega della Procura di Napoli Nord le forze dell’ordine hanno messo piede nel municipio in borghese. Da quanto appreso sono stati acquisiti delibere, determine e atti amministrativi. È molto probabile che il nuovo blitz dei carabinieri si inserisca nel filone investigativo che lo scorso 29 gennaio ha visto l’amministrazione comunale come l’epicentro di un terremoto giudiziario. Gli uomini della Benemerita eseguirono un decreto di perquisizione e sequestro presso uffici e abitazioni di quattro persone indagate a vario titolo per abuso d’ufficio, concussione e favoreggiamento personale. Nel mirino della magistratura sono finiti il sindaco Andrea Sagliocco, l’avvocato Saverio Griffo, il dipendente dell’Utc Agostino Fabozzi e il poliziotto Giuseppe Melucci.

Al centro dell’inchiesta c’è la presunta richiesta attribuita a Sagliocco e Griffo di costringere un imprenditore “a promettere indebitamente loro denaro o altra utilità e comunque a mettersi a loro disposizione” relativamente ad alcuni lavori per un complesso edilizio a Trentola Ducenta. Da allora il circo mediatico si è finalmente fermato. Aveva proprio rotto. Pseudo-giornalisti/e, di professione finti lottatori anticamorra, che in campagna elettorale avevano incontri notturni con l’allora candidato sindaco Sagliocco per pianificare una linea propagandistica imperniata sulla legalità per conferire all’attuale primo cittadino un’aurea di onestà e rigore morale. Come dicevamo all’inizio, è la nuova moda che si è affermata negli ultimi anni nel Casertano, in primis nell’Aversano. Issare il vessillo della legalità nel tentativo di crearsi una corazza di impunità. Ma da quanto starebbe emergendo dalle accurate indagini della Procura Napoli Nord l’indimenticabile lirica di Ungaretti “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” sembra dedicata a Sagliocco e company. La posizione del sindaco è, per usare un eufemismo, traballante. E l’inchiesta sui lavori per la realizzazione di un complesso edilizio appare destinata ad allargarsi a macchia d’olio. In tal caso verrebbe alla luce un sistema corruttivo-concussivo scientifico. Studiato a tavolino.

Ci risulta che sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti c’è anche il “caso” Decò approfondito nei giorni scorsi da Campania Notizie. Le ombre si addensano sulla certificazione di agibilità, che ha consentito l’apertura del supermercato lo scorso 25 gennaio in via Nunziale Sant’Antonio. La Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per attività commerciale, presentata nel settembre 2018, viene sospesa il 28 dicembre dello stesso anno dal responsabile dell’area urbanistica Mauro Felaco per verificare la presenza di eventuali abusi o irregolarità. Il 3 gennaio il funzionario nega definitivamente l’agibilità dei locali. Contro i provvedimenti adottati da Felaco ricorre al Tar Maria Monaco, proprietaria dell’immobile. Tra il 21 e il 24 gennaio lo stesso Felaco, che non ci risulta avere un fratello gemello, annulla i provvedimenti da lui stesso firmati.

Per non parlare del fatto che l’apertura del Decò, gestito dalla famiglia Del Prete, viene pubblicizzata già il 21 e 22 gennaio. Più di una settimana prima del giudizio davanti al Tar. I Del Prete sono famosi o famigerati, a seconda dei punti di vista, ad Orta di Atella. Sono soprannominati gli “Aglitielli”. E si sono “ingranditi” negli anni del cemento. Ma la loro principale attività è sempre stata svolta nel campo del commercio e della distribuzione. Ora hanno messo le mani su Trentola Ducenta. Da esperti negozianti sono pratici e concreti. Per la serie “ccà ‘e pezze e ‘ccà ‘o sapone”. E proprio su questa base, come si evince da esposti, da denunce a mezzo stampa e da alcuni elementi finora venuti a galla, per il lieto fine della vicenda (apertura del Decò) si parla di tangenti e promesse di posti di lavoro.

L’uomo di fiducia del sindaco Andrea Sagliocco è l’avvocato Saverio Griffo, pur non avendo, come sostengono gli stessi pm, alcun incarico ufficiale. Un’accoppiata imbattibile. Sagliocco ha vinto le elezioni a Trentola Ducenta canzonando i cittadini intonando lo slogan “La camorra qui non è benvenuta”. Griffo incassa incarichi a raffica dagli enti locali, pure da quelle guidate da commissioni prefettizie. Due giganti. Dalle gambe d’argilla?

Mario De Michele

 

 

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