Dieci colpi di pistola sparati contro l’ingresso della pescheria del cugino del neo pentito di camorra Gennaro Alfano non lasciano spazio a dubbi. Il movente è nei tempi e nelle modalità del raid, riconducibili alla più classica delle vendette trasversali: colpire le persone più vicine al pentito quattro giorni dopo la sua decisione di iniziare a collaborare con i magistrati, nel tentativo di mettere pressione e zittire. In alcuni video si vedrebbero i sicari giungere davanti alla pescheria e sparare dal bordo della carreggiata. Poi la fuga lungo la strada che collega le frazioni di Arco Felice e Lucrino. Tra i residenti nessuno avrebbe visto né sentito niente eccetto due donne. «Verso l’una abbiamo sentito dei botti e abbiamo pensato che fossero dei fuochi d’artificio, poi a un certo punto abbiamo sentito auto correre ad alta velocità» hanno raccontato ieri mattina. Cristallizzate le fasi del raid e ipotizzato il movente, gli inquirenti sono alla ricerca dell’eventuale mandante. Gennaro Alfano, 30 anni, molti dei quali trascorsi in carcere per spaccio droga, prima dell’arresto di due mesi fa, era ritenuto uno dei boss emergenti nel frammentato scenario camorristico puteolano. Una lunga carriera criminale iniziata da giovanissimo e che ha portato Alfano a vivere i periodi contraddistinti dalle faide tra i Longobardi-Sarno e i Beneduce e l’avanzata del clan Ferro. Un tempo affiliato ai Pagliuca, dopo la scarcerazione arrivata poco più di un anno fa era diventato uno dei maggiori esponenti del nuovo cartello criminale «gli amici di Toiano», gruppo nato tra i palazzi popolari del Rione Toiano. In poco tempo, dopo aver avviato una rappresaglia contro parenti e affiliati al clan Pagliuca a colpi di gambizzazioni, linciaggi e incendi in seguito al pentimento del ras Lino Pagliuca, Alfano e la sua banda erano riusciti a mettere le mani su diverse piazze di spaccio e sul business delle estorsioni ai danni dei commercianti, stabilendo un accordo al 50% sulla spartizione dei proventi con un altro cartello criminale di Monterusciello.

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