di Ginorossi

BobFest di Ginorossi Il sedici ottobre del 1992 al Madison Square Garden di New York si celebra un evento speciale: i trent’anni di carriera di Robert Allen Zimmerman diventato famoso come Bob Dylan in seguito al cambio del cognome avvenuto nel 1962. Cantautore e compositore si è distinto anche come scrittore, poeta, pittore e attore.

E’ una delle più importanti figure degli ultimi cinquant’anni nel campo musicale, della cultura popolare e della letteratura. Grossa parte della sua produzione musicale più conosciuta risale agli anni sessanta, quando si è posto come figura chiave del movimento di protesta americano.

Canzoni come “Blowin’ in the Wind” e “The Times They Are A-Changin” sono diventate dei veri e propri inni dei movimenti pacifisti e per i diritti civili. Nel 1963 Bob Dylan con Joan Baez, altro personaggio di rilievo nel movimento per i diritti civili, cantarono insieme al raduno della marcia su Washington cui Martin Luther King pronunciò il suo famoso discorso “I Have a Dream”.

I testi delle sue prime canzoni affrontano quasi esclusivamente temi politici e sociali, rifacendosi alla controcultura di quei tempi. Anche sull’onda dei suoi testi e delle sue canzoni è partito il famoso movimento di contestazione studentesco che è giunto alla fine degli sessanta in Europa. Nel corso degli anni ha cambiato e personalizzato molto il suo stile musicale di folksinger arrivando a toccare molti generi come il country/blues, il rock, il jazz e finanche la musica popolare inglese.

Durante la sua lunga carriera Dylan si è esibito con i più grandi artisti e, anche se la sua produzione musicale costituisce il nerbo della sua carriera (33 album in studio, 13 live e 12 raccolte), la scrittura delle canzoni viene considerata come il suo più grande contributo, infatti le sue opere hanno ricevuto svariati Grammy Award. Mel 2004 è stato classificato come il secondo più grande artista del rock di tutti i tempi dalla rivista Rolling Stones, secondo solo ai Beatles; la rivista americana TIME nel 1999 lo ha inserito tra le cento personalità più influenti del XX secolo.

Nel corso degli anni ha ricevuto inoltre onorificenze dal governo francese, svedese e spagnolo. E’ stato proposto più volte per il premio Nobel per la Letteratura. La qualità di quest’artista non potevano che essere festeggiate con un concerto celebrativo per l’anniversario dei suoi trent’anni di attività musicale, che poi è diventato un doppio live album con ben 29 tracce. L’elenco degli artisti che vi hanno preso parte è lungo come un’autostrada americana, mi limiterò quindi ad indicare quelli a mio parere più significativi. Inizio della band di base, i mitici “Booker T. and the MG’s” composta da: Booker T. Jones all’organo, Donald Dunn al basso, Steve Cropper alla chitarra elettrica, Anton Fig e Jim Keltner alla batteria.

Il primo cd si apre con due canzoni eseguite da John C. Millecamp tra le quali una buonissima versione rock della famosa “Like a Rolling Stone”. Si prosegue, dopo una presentazione di Kris Kristofferson, con uno dei momenti magici della serata: Steve Wonder canta “Blowin’ in the Wind”. Quasi nove minuti da ascoltare con il fiato sospeso. Steve inizia con un parlato che dura alcuni minuti, poi attacca una versione struggente della ballata più famosa di Dylan, appropriandosene e facendola totalmente sua, attualizzandola musicalmente come solo lui sa fare. L’esecuzione termina con un’ovazione. A mio avviso solo questo episodio vale l’acquisto dell’album. Altre cover riuscite sono quelle di Lou Reed (Foot of Pride), Eddie Wedder (Masters of War), Tracy Chapman (The Time Are A-Changin) una versione molto simile all’originale, Johnny Winter (Highway 61revisited) altro capolavoro dlylaniano presentato con un arrangiamento funky/blues molto riuscito, e poi Ronnie Wood (Seven Day) molto convincente anche questa esecuzione, Richie Havens che si cimenta con una toccante “Just Like Woman”.

Il secondo disco dell’album inizia con un Neil Young molto in forma che interpreta quella che a mio avviso è uno dei più riusciti brani rock/blues di tutti i tempi, portato al successo dall’inimitabile Jimi Hendrix “All Along the Watchtower”. Dopo Chrissie Hynde (I Shall Be Released) entra in scena Eric Clapton, con un’altra cover molto suonata, “Don’t Think Twice, It’s All Right”, eseguita da par suo: cioè blues. Segnalo per gli appassionati anche un’altra versione molto bella di Susan Tedeschi. E poi ancora la Band, gruppo che ha accompagnato Dylan per dieci anni, con la quale ha registrato un concerto evento per lo scioglimento del gruppo “The Last Valtz”altro disco imperdibile. Un altro momento bellissimo del disco è l’interpretazione di George Harrison che fa di “Absolutely Sweet Marie”. E’ la volta quindi di colui che è stato definito l’erede naturale di Dylan, Tom Petty che ha iniziato la sua carriera suonando appunto con Bob, fornendo due grandi performance di “Licence to Kill” e “Rainy Day Women #12 % 35”.

Tom Petty effettivamente è tra i musicisti attuali quello più vicino allo stile dylaniano. Per quelli della mia generazione un altro momento magico è la presenza sul palco di Roger McGuinn con Tom Petty & the Heartbreakers che esegue la mitica “Mr. Tamburine Man”. Un vero e proprio inno per la nostra generazione portato al successo all’epoca da Byrds, gruppo del quale Roger era il leader. Siamo quasi alla fine del concerto ed ecco apparire sul palco Bob Dylan che esegue in forma acustica “It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding) e “Girl from the North Country”. Poi tutta la band schierata al gran completo per eseguire una versione rock di uno delle sue hit del periodo folk del 1964 “My Back Pages” che vede come interpreti nel cantare una strofa ciascuno Bob Dylan, Roger McGuinn, George Harrison, Tom Petty ed Eric Clapton.

Il concerto raggiunge però la vera celebrazione con tutti i musicisti sul palco per cantare e suonare “Knockin’ on Heaven’s Door”. Tratto dall’album-colonna sonora “Pat Garret e Billy The Kid” “Bussando alla porta del Paradiso” è probabilmente una della cover più eseguite di Dylan, ve ne è una versione grandiosa dei Guns n Roses”. Lo spettacolo del Madison Garden è stato salutato con il termine di “BobFest” da Neil Young al momento della sua esecuzione di “All Along the Watchtower”.

The 30th Anniversary Concert Celebration ha conquistato un disco d’oro per le vendite negli USA nel 1994. Bob Dylan è stato inserto nella Rock & Roll Hall Fame, una delle più importanti istituzioni musicali americane. Nel discorso di presentazione Bruce Springsteen disse: “Bob Dylan ci ha liberato la mente come Elvis ci ha liberato il corpo”. Un album assolutamente consigliato.

 

 

Artista – Bob Dylan + AA.VValt

Album – The 30th Anniversary Concert celebration

Genere – Rock

Pubblicato – 24 agosto 1993

Etichetta – Columbia

Disc one

1. “Like a Rolling Stone” – John Cougar Mellencamp – 6:53

2. “Leopard-Skin Pill-Box Hat” – John Cougar Mellencamp – 4:20

3. “Introduction by Kris Kristofferson” – 0:55

4. “Blowin’ in the Wind” – Stevie Wonder – 8:53

5. “Foot of Pride” – Lou Reed – 8:47

6. “Masters of War” – Eddie Vedder and Mike McCready – 5:06

7. “The Times They Are A-Changin'” – Tracy Chapman – 3:01

8. “It Ain’t Me Babe” – June Carter Cash and Johnny Cash – 3:50

9. “What Was It You Wanted?” – Willie Nelson – 5:47

10. “I’ll Be Your Baby Tonight” – Kris Kristofferson – 3:04

11. “Highway 61 Revisited” – Johnny Winter – 5:05

12. “Seven Days” – Ronnie Wood – 5:26

13. “Just Like a Woman” – Richie Havens – 5:50

14. “When the Ship Comes In” – The Clancy Brothers, Robbie O’Connell, Tommy Makem – 4:23

15. “You Ain’t Going Nowhere” – Mary Chapin Carpenter, Rosanne Cash and Shawn Colvin – 3:52

Disc two

1. “Just Like Tom Thumb’s Blues” – Neil Young – 5:38

2. “All Along the Watchtower” – Neil Young – 6:20

3. “I Shall Be Released” – Chrissie Hynde – 4:26

4. “Don’t Think Twice, It’s All Right” – Eric Clapton – 6:09

5. “Emotionally Yours” – O’Jays – 5:43

6. “When I Paint My Masterpiece” – The Band – 4:23

7. “Absolutely Sweet Marie” – George Harrison – 4:43

8. “License to Kill” – Tom Petty & the Heartbreakers – 4:52

9. “Rainy Day Women#12 & 35” – Tom Petty & the Heartbreakers – 4:44

10. “Mr. Tambourine Man” – Roger McGuinn with Tom Petty & the Heartbreakers – 4:10

11. “It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)” – Bob Dylan – 6:21

12. “My Back Pages” – Bob Dylan, Roger McGuinn, Tom Petty, Neil Young, Eric Clapton, George Harrison – 4:39

13. “Knockin’ on Heaven’s Door” – All – 5:38

14. “Girl from the North Country” – Bob Dylan – 5:12

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